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27 Giugno 2025 - 11:09
Alpini, arriva il riconoscimento tanto atteso: diventano custodi del paesaggio!
Con l'approvazione di un emendamento alla legge regionale sul valore alpino, il Piemonte conferisce agli Alpini un nuovo ruolo simbolico e operativo: saranno ufficialmente “Ambasciatori per la tutela del patrimonio ambientale”. Il riconoscimento è stato votato dal Consiglio regionale e va a integrare la normativa del 2022 che istituiva la Giornata regionale del valore alpino, celebrata ogni anno il 16 gennaio in memoria dei caduti in terra di Russia.
A proporre l’iniziativa è stato l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, che ha voluto trasformare in norma quello che da anni è evidente sui territori: la presenza costante e generosa degli Alpini nelle operazioni di protezione civile, manutenzione ambientale, sensibilizzazione ecologica e promozione di una cultura del rispetto della montagna. «Riconoscere in legge l’esempio che gli Alpini danno quotidianamente per il nostro ambiente – ha spiegato – è un atto dovuto, un messaggio forte per le nuove generazioni».
Il nuovo articolo 2 bis specifica in modo chiaro i motivi del riconoscimento: le attività di ripristino ambientale, l’attenzione alla sicurezza del territorio, l’impegno per uno sviluppo sostenibile, la partecipazione a iniziative educative e formative. Un insieme di azioni che, negli anni, hanno reso l’Associazione Nazionale Alpini – con le sue sezioni e i suoi gruppi sparsi in tutta la regione – un punto di riferimento nel promuovere la cultura della sostenibilità, con un focus particolare sulle aree montane.
Il valore simbolico dell’onorificenza è stato sottolineato anche da Marco Fulcheri, presidente della sezione ANA di Biella e rappresentante delle sezioni del 1° Raggruppamento: «Questo titolo non è solo una medaglia, ma un’assunzione di responsabilità: vuol dire essere custodi attivi del nostro paesaggio, della nostra montagna, dei nostri valori più autentici». Una missione che gli Alpini sembrano pronti a raccogliere con lo spirito che li contraddistingue: discreto, concreto, silenziosamente efficace.
L’intreccio tra memoria storica e impegno ambientale che questo emendamento rappresenta è tutt’altro che formale. La figura dell’Alpino, da sempre legata alla montagna e al senso di appartenenza alla terra, si rinnova così in chiave moderna, diventando un ponte tra passato e futuro, tra il sacrificio di ieri e la tutela del domani.
Questa scelta legislativa, oltre al valore simbolico, porta con sé anche un potenziale pratico: le sezioni ANA potranno essere coinvolte con maggior riconoscimento e strutturazione in progetti regionali, attività di prevenzione dei dissesti, gestione dei sentieri, interventi post-evento e azioni educative nelle scuole. Un modo per valorizzare energie già attive e inserirle a pieno titolo nelle strategie ambientali della Regione.
Non è un caso che questo riconoscimento arrivi in un momento in cui il Piemonte guarda con attenzione crescente alla tutela del territorio, alla prevenzione dei rischi ambientali e alla valorizzazione delle aree interne. In questo scenario, gli Alpini tornano a essere protagonisti, non solo come memoria storica, ma come forza viva del presente.
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