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Scommesse fuorilegge, giro da milioni! Blitz in tutta Italia, 46 denunce e maxi sequestri

Task force del CoPReGI: 618 controlli in 11 giorni, colpite duramente le reti di gioco illegale con sequestri e denunce

Scommesse fuorilegge

Scommesse fuorilegge, giro da milioni! Blitz in tutta Italia, 46 denunce e maxi sequestri

Oltre seicento controlli in meno di due settimane, 46 persone denunciate e sanzioni per quasi 6 milioni di euro. È il bilancio della nuova operazione condotta tra il 20 e il 31 maggio 2025 su tutto il territorio nazionale sotto il coordinamento del CoPReGI, il Comitato per la Prevenzione e la Repressione del Gioco Illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

Una task force composta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, che ha messo nel mirino le irregolarità nel settore del gioco pubblico, a cominciare da scommesse clandestine, slot manomesse e accessi illeciti a piattaforme online non autorizzate.

Sono state 618 le attività sottoposte a verifica, tra punti scommesse, centri di ricarica, esercizi commerciali e circoli privati con la presenza di apparecchi AWP (Amusement With Prizes). Si tratta dei classici giochi elettronici a vincita, spesso utilizzati come paravento per attività non autorizzate, specie in ambienti dove i controlli risultano più difficili da effettuare.

Il risultato è stato un vero colpo al cuore del gioco illecito, con 149 apparecchi e dispositivi sequestrati, oltre a 35 totem e 20 computer utilizzati per collegarsi a siti di gioco irregolari. Un sistema diffuso, capillare, che spesso opera ai margini della legalità, approfittando della fragilità dei controlli e della vulnerabilità di molti utenti, in particolare giovani e minorenni.

L’obiettivo del CoPReGI, presieduto dal direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Consigliere Roberto Alesse, è chiaro: garantire un’offerta di gioco trasparente e sicura, contrastando ogni forma di illegalità e prevenendo i rischi legati alla dipendenza da gioco d’azzardo. Una missione che passa anche attraverso il rafforzamento dei controlli e l’uso di tecnologie avanzate, oggi fondamentali per rilevare in tempo reale le anomalie di sistema o i collegamenti a piattaforme estere non regolamentate.

Ludopatia: una piaga sociale

Tra i casi emersi durante i controlli, si segnalano 22 punti scommesse totalmente abusivi, privi di qualsiasi concessione, spesso nascosti dietro insegne generiche o locali usati anche per altre attività. In molti casi, gli investigatori hanno trovato sistemi per aggirare i blocchi nazionali e collegarsi a siti online con server situati all’estero, dove le norme italiane non hanno alcun effetto. In altri, invece, le slot machine erano modificate nei circuiti interni, con software che alteravano la frequenza delle vincite o eludevano i controlli fiscali.

Ma l’operazione ha anche un rilievo penale. Oltre alle sanzioni amministrative, pari a 5.739.000 euro, sono state segnalate 46 persone all’autorità giudiziaria, accusate di reati che spaziano dalla frode informatica all’esercizio abusivo di attività di gioco o scommessa, fino all’associazione per delinquere in alcuni casi ancora al vaglio degli inquirenti.

Le 231 violazioni amministrative accertate riguardano, in buona parte, la mancata esposizione delle autorizzazioni, l’assenza di strumenti per impedire l’accesso ai minori, e l’utilizzo di apparecchi non conformi. Segnali evidenti di un sistema che, al di là delle grandi piattaforme online, continua ad agire anche nei territori, sfruttando locali di piccole dimensioni e circuiti paralleli dove il denaro si muove senza tracciabilità.

L’attività di contrasto al gioco illegale è tutt’altro che conclusa. Le operazioni del CoPReGI, infatti, proseguiranno nei prossimi mesi con altri blitz a sorpresa e verifiche mirate. L’intenzione è coprire tutto il territorio nazionale con controlli sistematici, sia nei centri urbani che nelle province meno monitorate. Un modo per riaffermare il principio che il gioco, quando non è regolato, diventa un pericolo sociale e un danno economico.

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