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27 Giugno 2025 - 00:16
La TARI aumenta ancora, ma dal Governo nessuna risposta. "Tutta colpa dell'inflazione"
La TARI aumenta, i cittadini pagano, ma Arera fa melina sulle agevolazioni. A chiarire il punto della situazione sulle agevolazioni previste in base alle fasce ISEE per il pagamento della tassa sui rifiuti sono stati l'assessore Matteo Fogli e il consigliere Bruno Bonino lo scorso 23 giugno, durante l'ultima seduta del Consiglio comunale a San Mauro.
Gli aumenti della TARI tra fine 2024 e inizio 2025 sono stati possibili in base a un provvedimento del Governo che ha autorizzato le società che si occupano di raccolta e smaltimento rifiuti, come Seta a San Mauro, ad alzare il canone per far fronte all'inflazione. Ma intanto gli stipendi medi degli italiani – caso unico in tutta l'Unione Europea – non sono mai aumentati nel corso degli ultimi 35 anni. Anzi, sono diminuiti, mentre il carovita sta raggiungendo nuovi picchi.
«Il Governo ha realizzato un mostro normativo difficile da emulare», ha dichiarato Bonino in riferimento alle mancate agevolazioni che avrebbero dovuto arrivare da Roma e al via libera a nuovi aumenti.
«Se lo Stato dà un bonus sociale, lo deve finanziare. In questo caso, invece, il finanziamento avviene chiedendo 6 euro in più a tutte le utenze fuori dalle fasce ISEE: 9.000 utenze circa pagheranno 54 euro in più in totale per finanziare questa norma», ha aggiunto il consigliere.
Bruno Bonino
Sulla carta, infatti, sono previste riduzioni fino al 25% per i cittadini con basso reddito, ma Arera ha ancora deciso di «prendersi tutto un anno», come espresso dall'assessore Fogli, per decidere come erogare gli aiuti. Nel mentre, tutto resta a carico dei Comuni.
«Un altro aspetto è che a oggi non ci sono le regole per applicare le nuove norme, se non il fatto che i cittadini devono pagare di più. Come Area farà a far arrivare i soldi ai beneficiari del "bonus 25%" non è chiaro. È una norma che danneggia tantissimo i Comuni, che avranno più lavoro amministrativo e verseranno molto di più rispetto a ciò che i cittadini aventi diritto alle agevolazioni verseranno», ha concluso Bonino.
I cittadini rimangono quindi senza risposte, non per colpa del Comune, ma di Arera, dal momento che la TARI deve coprire completamente il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, che a sua volta Seta chiede ai municipi.
«C'è una differenza tra tassa e tributo: la TARI è un tributo, per l'esattezza. Io ho fatto 20 bilanci, e non c'è stata una volta che la TARI non aumentasse, inflazione o non inflazione, Seta, eccetera. Sempre aumentata. Prendo per buone queste dichiarazioni...», ha aggiunto Riccardo Carosso, consigliere all'oppozione.
Il Comune ha quindi approvato i nuovi coefficienti TARI nell'attesa che da Arera e dal Governo si smuova qualcosa, e che i cittadini non vengano agevolati con un "taglio del cuneo fiscale" promesso solo a parole. Se è vero che la TARI è una tariffa per un servizio e non propriamente un'imposta, non è nemmeno giusto che i cittadini si ritrovino i propri stipendi sempre più erosi dalla solita scusa, dal solito circolo vizioso: l'inflazione.
Riccardo Carosso
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