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Addio al peso di Vallo: un simbolo dell’agricoltura che cede il passo al futuro

Tradizioni che sfumano: il peso pubblico di Vallo chiude per sempre, simbolo di un'agricoltura che cambia volto

Addio al peso di Vallo

Addio al peso di Vallo: un simbolo dell’agricoltura che cede il passo al futuro

Cala il sipario su uno degli ultimi simboli materiali della memoria agricola della frazione di Vallo: il peso pubblico, prima manuale poi automatizzato, va definitivamente “in pensione”. A chiederne la dismissione è stato il gestore stesso, che dal 2005 ne curava l’utilizzo grazie a una convenzione con il Comune. Il motivo è semplice quanto inevitabile: lo strumento non veniva quasi più usato.

Quella piccola struttura che per decenni aveva registrato il peso di trattori, rimorchi, balle di fieno e carichi d’uva, oggi non trova più una funzione concreta. Gli agricoltori preferiscono rivolgersi al consorzio agrario di Boschetto, più moderno, più accessibile. Il bar di fronte, dove si acquistavano i gettoni per l’uso, ha chiuso. E con esso si è spenta anche l’ultima fiammella di utilità del peso di Vallo.

Per questo, il gestore ha chiesto ufficialmente lo scioglimento della convenzione con l’ente comunale e la restituzione della cauzione simbolica di 50 euro l’anno. Una fine silenziosa, ma non priva di significato. A sottolinearlo è Giuseppe Ferrero, capogruppo di minoranza e residente a Vallo, che riconosce quanto questo cambiamento rappresenti un termometro dei tempi: meno agricoltura attiva in frazione, più servizi centralizzati e un paese che guarda al futuro, anche a costo di perdere alcuni riferimenti del passato.

Il "peso pubblico"

Ferrero propone un gesto concreto per non cancellare del tutto la memoria: «Come fatto anni fa nel centro di Caluso, dove una scultura ricorda il vecchio peso meccanizzato in piazza Mazzini, sarebbe giusto creare anche a Vallo un piccolo manufatto commemorativo. Lo immagino in piazza Monsignor Ossola, il vero cuore della frazione». Una proposta che verrà presto avanzata in Consiglio.

Il peso pubblico di Caluso, invece, mantiene ancora un certo margine di utilizzo, soprattutto nel periodo della vendemmia. Il nuovo impianto elettronico, installato presso la Cooperativa produttori Erbaluce, raccoglie ogni settembre i mezzi agricoli carichi di uva, mantenendo viva – seppur in forma rinnovata – la vocazione vinicola della cittadina.

Un tempo, però, quel peso era un vero centro di riferimento. Il “peso a bilico” di Caluso, costruito nel 1876, era inserito in una palazzina tipica dello stile ferroviario inglese, lo stesso delle stazioni lungo la tratta Chivasso-Ivrea. Accanto, l’ex “Locanda del peso”, oggi trasformata in locale moderno, ha saputo conservare e valorizzare l’impronta architettonica originaria, offrendo un esempio virtuoso di recupero della memoria.

La storia di Vallo e del suo peso pubblico è allora la storia di un’Italia che cambia, dove le tradizioni agricole lasciano spazio a nuove abitudini, e dove la memoria può sopravvivere solo se trova nuove forme per essere raccontata. In un paese come Caluso, dove il vino resta anima e vocazione, ogni gesto per preservare il passato ha il valore di una vendemmia tardiva: meno produttiva, ma più densa di significato.

NOTA: In agricoltura, il "peso pubblico" (o pesa pubblica) si riferisce a un'infrastruttura, spesso una bilancia di grandi dimensioni, utilizzata per determinare il peso di veicoli e merci agricole. Questo strumento è fondamentale per varie operazioni, come la registrazione del peso dei prodotti in entrata e in uscita da un'azienda, il controllo dei carichi trasportati, o la verifica del peso dei mezzi agricoli

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