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25 Giugno 2025 - 17:37
40 gradi e notti tropicali: si rischia un estate come quella del 2003. Il Cnr lancia l'allarme. Foto di repertorio
Le temperature roventi che stanno colpendo l’Italia a giugno preoccupano i meteorologi e riportano alla mente il dramma dell’estate 2003. Lo ha spiegato Tommaso Torrigiani, previsore del Consorzio Lamma-Cnr, che osserva come le ondate di calore attuali «evidenzino similitudini con quelle di allora». La differenza, semmai, è che siamo solo all’inizio.
«Oggi abbiamo già superato i 40 gradi in Puglia e Basilicata», spiega Torrigiani, «ma le temperature aumenteranno ancora». Tra sabato e lunedì, anche il Nord Italia sarà colpito da picchi superiori ai 40 gradi, in un contesto già anomalo: la media stagionale è stata superata di 5 gradi.
A preoccupare è la persistenza del caldo, che potrebbe intensificarsi nei prossimi mesi. «Nel 2003 luglio e agosto non concessero nemmeno un giorno di tregua», ricorda il meteorologo, che non esclude un andamento analogo nel 2025. Si parla già di notti tropicali, con minime mai sotto i 20 gradi, e di un rischio sanitario concreto: «Le ondate di calore sono l’evento meteorologico estremo che provoca più perdite di vite umane», sottolinea Torrigiani.
Il caldo di questi giorni è attribuito a correnti umide e sciroccate provenienti dal Nord Africa, spinte da una bassa pressione sulla penisola iberica. Ma lo scenario più temuto riguarda l’arrivo dell’anticiclone africano, previsto per luglio e agosto, ben diverso dalla mite stabilità dell’anticiclone delle Azzorre che negli anni ’80 garantiva estati soleggiate ma sopportabili.
La previsione è chiara: «A fine mese l’anticiclone si estenderà su Francia e Spagna, bloccando ogni perturbazione», dice Torrigiani. E con essa anche ogni speranza di refrigerio.
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