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25 Giugno 2025 - 16:10
Ustioni, dolore, rinascita: la nuova vita di Asaad comincia a Torino. Le parole commosse di Cirio. In foto: Alberto Cirio e il piccolo Asaad
«Arriva da Gaza e ha solo 8 anni Asaad, un’improvvisa esplosione gli ha portato via la mamma e la sorellina e, come se non bastasse, le ustioni riportate dopo la terribile bomba gli hanno provocato la perdita di una gamba e la vista all’occhio destro. Ma qui a Torino, grazie alla missione umanitaria Food for Gaza, Asaad ha avuto una nuova possibilità grazie al team straordinario delle Molinette e del Regina Margherita. Un intervento delicatissimo all’occhio gli ha salvato la vista e il futuro. Il suo sorriso tra le braccia del papà dopo l’operazione vale più di mille parole».
Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha affidato a Facebook una riflessione che va oltre la cronaca sanitaria, trasformandosi in un messaggio umano e politico. Il piccolo Asaad, arrivato in Italia pochi giorni fa con il padre, è stato sottoposto a un intervento complesso all’occhio destro e ha riacquistato la vista, dopo aver rischiato di perderla per sempre a causa della guerra.
Il caso è stato seguito dalla rete medica della Città della Salute e della Scienza di Torino, in collaborazione con la missione umanitaria “Food for Gaza”, promossa dalla Regione e dal Ministero degli Esteri.
A intervenire è stato il professor Michele Reibaldi, direttore dell’oculistica universitaria, che ha salvato l’occhio del bambino dopo una procedura che ha coinvolto cornea, iride, cataratta e retina. Asaad era arrivato a Torino con una gamba amputata, gravi ustioni, e una storia tragica: la bomba che lo ha ferito ha anche ucciso sua madre e la sorellina.
Il suo è uno dei tre casi pediatrici presi in carico tra le Molinette e il Regina Margherita. I medici si sono accorti subito della gravità delle lesioni oculari e hanno attivato un protocollo d’emergenza. «Ora Asaad sta molto bene», ha detto Reibaldi, «il sorriso che ci ha regalato appena tolta la benda è stata una gioia immensa».
Per il commissario Thomas Schael, questa storia dimostra il valore della sanità piemontese, capace di risposte tempestive anche in scenari complessi. Cirio, insieme agli assessori Federico Riboldi e Maurizio Marrone, ha ringraziato l’intera rete sanitaria per «la straordinaria professionalità» messa in campo.
Ma il vero impatto, questa volta, lo ha avuto un sorriso. Quello di un bambino che ha visto l’orrore, e che ora, grazie a un gesto di cura, può ricominciare a vedere.
L'ospedale Regina Margherita. Immagine di repertorio
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