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23 Giugno 2025 - 16:28
Scatta l’allerta caldo: 27 città sotto monitoraggio sanitario
Con l’anticiclone africano già stabilmente sopra l’Italia e temperature in costante rialzo, l’estate 2025 inizia sotto il segno dell’allerta sanitaria. Il Ministero della Salute ha ufficialmente attivato il Piano Nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, una strategia strutturata e multilivello per ridurre i rischi legati alle alte temperature, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione: anziani, bambini, donne in gravidanza, persone affette da malattie croniche o con limitazioni motorie. 27 città italiane sono monitorate quotidianamente grazie a un bollettino meteo-sanitario che valuta il rischio legato al caldo su scala da 0 a 3. Questi aggiornamenti, pubblicati ogni giorno da maggio a settembre, permettono di intervenire con tempestività in caso di emergenza. A supporto dell’informazione ai cittadini, è attivo dal 23 giugno il numero verde 1500, che offre consulenza diretta, con priorità per i soggetti più a rischio e per chi lavora esposto al sole.
Elemento chiave del piano è il “Decalogo anti-caldo”, dieci regole semplici ma efficaci per affrontare le giornate più torride. Il Ministero consiglia di evitare le uscite nelle ore centrali della giornata, dalle 11 alle 18, e di preferire ambienti ombreggiati, freschi o climatizzati. In casa, è importante tenere le tapparelle abbassate, utilizzare l’aria condizionata con moderazione (tra i 25 e i 27 °C) e fare attenzione con i ventilatori. Un punto essenziale è l’idratazione: bisogna bere molto anche senza avvertire sete. Particolare cautela è richiesta a chi assume farmaci o segue terapie specifiche: in questi casi è necessario consultare il medico. Vanno evitate le bevande alcoliche o ricche di caffeina, preferendo invece acqua e frutta fresca. Anche l’alimentazione va adattata al clima: meglio pasti leggeri, a base di alimenti digeribili, con meno spezie e proteine animali.
Il vestiario gioca un ruolo importante: sono consigliati abiti in cotone o lino, chiari, larghi e traspiranti, con cappelli a tesa larga e occhiali da sole con filtro UV per le uscite. In auto, si raccomanda di ventilare l’abitacolo prima di salire, regolare correttamente il climatizzatore e non lasciare mai bambini, anziani o animali all’interno, nemmeno per pochi minuti.
Anche l’attività fisica va gestita con prudenza. L’esercizio fisico sotto il sole può essere pericoloso: meglio praticarlo la mattina presto o la sera tardi, con idratazione frequente e pause regolari. Un capitolo a parte è dedicato alla solidarietà e alla vigilanza comunitaria: è fondamentale controllare le condizioni di vicini anziani o fragili e, in caso di segnali critici (spossatezza estrema, confusione, svenimenti), contattare immediatamente i servizi sanitari. Non bisogna infine dimenticare gli animali domestici, che soffrono il caldo tanto quanto gli esseri umani: è necessario garantire loro acqua fresca e luoghi ombreggiati.
Il caldo intenso non è solo una questione di disagio: può diventare un problema di salute pubblica. L’aumento dell’umidità compromette la sudorazione, principale meccanismo di raffreddamento del corpo, provocando crampi, edemi, colpi di calore, fino a danni neurologici o agli organi interni nei casi più gravi. Per questo, il Piano Caldo si avvale del SiSMG, il Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera, che incrocia dati meteo e sanitari per monitorare l’impatto delle ondate di calore sulla popolazione. Si tratta di un’azione congiunta che coinvolge Ministeri, Regioni, Comuni, medici di base, pronto soccorso, servizi sociali e protezione civile. Un piano nazionale che non è solo prevenzione, ma una vera rete di intervento integrato, capace di rispondere con prontezza all’emergenza climatica.
Con l’estate appena cominciata e la prospettiva di mesi caldissimi, seguire il decalogo può fare la differenza tra malessere e sicurezza. Basta dieci semplici precauzioni per trasformare anche le giornate più afose in un tempo di benessere e serenità.
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