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Cronaca

Malore sul sentiero per il Sacro Monte: escursionista soccorso tra i boschi di Valperga

Un 59enne torinese cade durante l’ascesa, salvato da Croce Rossa e Soccorso Alpino

Malore sul sentiero

Malore sul sentiero per il Sacro Monte: escursionista soccorso tra i boschi di Valperga

Un’escursione tra i sentieri del Sacro Monte di Belmonte, gioiello naturalistico e spirituale del Canavese, si è trasformata in un incubo per un uomo di 59 anni, originario di Torino, colto da un malore improvviso mentre percorreva un tratto impervio del percorso. È accaduto martedì 24 giugno, intorno all’ora di pranzo, lungo uno dei versanti più accidentati che portano al santuario.

L’uomo, secondo quanto riferito dai soccorritori, si trovava in solitaria, intento a risalire il crinale boschivo, quando ha perso l’equilibrio a causa di un malessere e è caduto rovinosamente a terra. L’allarme è stato lanciato da altri escursionisti che, per fortuna, si trovavano nelle vicinanze e hanno notato la scena.

La macchina dei soccorsi si è attivata in pochi minuti: sul posto sono intervenute due squadre della Croce Rossa di Cuorgnè e del Soccorso Alpino, che hanno raggiunto il ferito a piedi, data l’inaccessibilità del tratto. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito delicate, ma non critiche. Stabilizzato in loco, è stato trasportato con cautela fino alla strada carrozzabile e poi trasferito in ambulanza all’ospedale di Ivrea per accertamenti.

Soccorso dopo un malore

L’episodio riaccende l’attenzione sulla sicurezza in montagna, anche su percorsi considerati noti e frequentati. Il Sacro Monte di Belmonte, parte del circuito dei Sacri Monti piemontesi tutelato dall’UNESCO, è ogni anno meta di centinaia di escursionisti e pellegrini, attratti dalla suggestione dei paesaggi e dalla forza simbolica del luogo. Ma la sua bellezza nasconde tratti impervi, pendenze impegnative e tratti scoscesi che, in caso di affaticamento o disattenzione, possono diventare pericolosi.

Il 59enne, fortunatamente, non ha riportato gravi conseguenze, ma l’accaduto rappresenta un monito importante per tutti gli appassionati della montagna. Portare con sé acqua a sufficienza, comunicare sempre il proprio itinerario, affrontare i percorsi con abbigliamento adeguato e, se possibile, non da soli: sono regole di buon senso che possono fare la differenza tra una bella esperienza e una situazione critica.

Il Soccorso Alpino e la Croce Rossa hanno ribadito l’importanza di agire tempestivamente in caso di emergenza, evitando il fai-da-te e chiamando subito il numero unico 112. In zone come quella di Valperga, dove la copertura telefonica può essere discontinua, anche il solo essere in compagnia può salvare una vita.

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