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23 Giugno 2025 - 11:35
Nuove guide sanitarie all'AslTo4: Scarlato e Vellani nominati alla guida di due dipartimenti chiave
Due professionisti di comprovata esperienza, due figure di riferimento all’interno del panorama sanitario piemontese. Dal 15 giugno, Ugo Scarlato e Giorgio Vellani hanno assunto la guida, rispettivamente, del Dipartimento di Area Chirurgica e del Dipartimento Oncologico dell’AslTo4, una delle aziende sanitarie più estese e complesse del Piemonte. Le nomine sono state ufficializzate dalla Direzione Generale, con un obiettivo preciso: rafforzare la leadership medica e garantire un sistema più efficiente, coordinato e reattivo.
Si tratta di incarichi cruciali, affidati a due medici che hanno già dimostrato grandi doti professionali, gestionali e umane. Ugo Scarlato è da tempo direttore della Struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia all’ospedale di Ivrea, mentre Giorgio Vellani dirige l’Oncologia all’interno della stessa azienda. La scelta, come sottolinea il direttore generale Luigi Vercellino, non è stata casuale. Per ricoprire ruoli apicali in una realtà così articolata servono competenze cliniche solide, ma anche capacità di guida, visione strategica e attitudine al lavoro in rete.
L’AslTo4 gestisce ospedali, poliambulatori, reparti di emergenza e cure domiciliari distribuiti su un vastissimo territorio che include zone urbane, periurbane e rurali. Un contesto eterogeneo, dove la domanda di salute è diversificata e spesso complessa. È in questo scenario che si inserisce la necessità di una direzione dipartimentale forte, in grado di unificare le risposte cliniche, semplificare i percorsi e ottimizzare le risorse.
Le nomine, fanno sapere da via Po, sono frutto di un’attenta valutazione tecnica: i candidati hanno sostenuto colloqui specifici e test attitudinali per verificarne l’idoneità alla funzione di guida e la coerenza con il profilo richiesto. A emergere, con un punteggio superiore, sono stati proprio Scarlato e Vellani. A entrambi è riconosciuta la capacità di coordinare equipe multidisciplinari, promuovere l’innovazione e mantenere sempre alta l’attenzione alla qualità delle cure e alla sicurezza del paziente.
Nel caso di Scarlato, la sfida riguarda un comparto – quello chirurgico – che include molte discipline: ortopedia, urologia, chirurgia generale, maxillo-facciale, oculistica, solo per citarne alcune. Coordinare significa oggi rendere coerenti protocolli e approcci, facilitare l’integrazione tra ospedali diversi e garantire che, in ogni presidio, il paziente riceva la stessa qualità di trattamento.
Per Giorgio Vellani, il compito è altrettanto delicato: l’area oncologica è tra le più sensibili del sistema sanitario. Bisogna assicurare la continuità delle cure, gestire terapie complesse e relazioni con pazienti in situazioni spesso molto fragili. La sua esperienza nella direzione della Struttura complessa di Oncologia rappresenta un punto di forza. Non solo per la competenza tecnica, ma anche per l’attenzione ai percorsi personalizzati, alla presa in carico multidisciplinare e all’umanizzazione delle cure.
La strategia dell’AslTo4, dunque, guarda al futuro puntando su una sanità che non sia solo efficiente, ma anche capace di adattarsi con flessibilità ai bisogni della popolazione. Popolazione che, in un’area vasta come quella coperta dall’azienda sanitaria, è in continua trasformazione: invecchiamento demografico, mobilità territoriale, incremento delle patologie croniche e una domanda crescente di prestazioni specialistiche.
«Per rispondere con prontezza – spiega Vercellino – è necessario che i direttori di dipartimento siano anche manager della salute, capaci di agire in logica di rete». Il modello a cui si tende è quello in cui ogni presidio, pur mantenendo una propria specificità, sia parte di un sistema interconnesso, in cui le risorse e le professionalità vengono valorizzate al massimo.
Con l’ingresso di Scarlato e Vellani, si apre per l’AslTo4 una nuova fase, che punta a consolidare quanto fatto finora ma anche a introdurre innovazioni. Dai percorsi chirurgici rapidi alla presa in carico oncologica integrata, i margini di miglioramento sono ancora ampi. Il compito dei nuovi direttori sarà proprio quello di trasformare i bisogni in soluzioni operative, attraverso una guida competente, inclusiva e lungimirante.
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