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La rivoluzione della telemedicina: Vercelli all'avanguardia nella cura dell'ictus ischemico

La nuova piattaforma regionale di telemedicina migliora la gestione dell'ictus ischemico, collegando ospedali e ottimizzando le cure.

La rivoluzione della telemedicina

La rivoluzione della telemedicina: Vercelli all'avanguardia nella cura dell'ictus ischemico (foto archivio)

Una sanità che guarda al futuro e che in Piemonte, a Vercelli, ha già preso forma concreta. È qui che l’ASL VC ha avviato l’adozione della nuova piattaforma regionale di telemedicina basata su intelligenza artificiale, pensata per migliorare in modo decisivo la gestione dei pazienti colpiti da ictus ischemico. Presentata al 33° Congresso dell’AINR dal professor Alessandro Stecco, la piattaforma è già in funzione in buona parte dei centri piemontesi dotati di Stroke Unit e promette di cambiare radicalmente il modo in cui si affrontano le emergenze cerebrovascolari.

Il cuore dell’innovazione sta nella velocità e precisione diagnostica. Il sistema permette un’analisi immediata delle immagini Angio-TAC e TAC perfusionale, condivise in tempo reale tra ospedali Hub e Spoke. Questo consente a medici e specialisti di stabilire in pochi minuti se procedere con una trombolisi o se è necessario trasferire il paziente per una trombectomia meccanica, il tutto senza inutili perdite di tempo. Come ha sottolineato il professor Stecco, «la piattaforma consente di prendere decisioni terapeutiche sulla base di dati oggettivi e condivisi», garantendo diagnosi più rapide e interventi più efficaci.

Dietro questa svolta c’è una collaborazione strutturata che coinvolge Regione Piemonte, Azienda Zero, l’Assessorato alla Sanità e numerosi esperti tra neuroradiologi, neurologi e informatici. Una rete costruita con metodo e visione, nata con l’aggiornamento del PDTA Ictus regionale nel 2020 e oggi in fase avanzata di implementazione: l’obiettivo è estendere il sistema a tutti e 25 i centri ospedalieri dotati di Stroke Unit in Piemonte.

Vercelli, con la sua ASL, ha avuto il merito di partire per prima e diventare modello di riferimento. Lo ribadisce il Direttore Generale Marco Ricci, che parla di un traguardo concreto per un territorio che da anni lavora sul potenziamento della medicina d’urgenza. Anche gli ospedali di dimensioni minori, grazie a questa infrastruttura, possono ora accedere agli strumenti diagnostici più avanzati e dialogare in tempo reale con i poli d’eccellenza, migliorando l’outcome clinico dei pazienti.

Il progetto dimostra come la telemedicina, se supportata da una visione strategica e strumenti tecnologici adeguati, possa trasformare radicalmente la gestione delle emergenze neurologiche. Una scommessa vinta, che a Vercelli è già realtà e che potrebbe presto diventare il nuovo standard operativo regionale.

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