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Energia per l’Alta Velocità: due nuove sottostazioni tra Avigliana e Borgone

Linea storica Bussoleno–Avigliana al centro del rilancio

Energia per l’Alta Velocità

Energia per l’Alta Velocità: due nuove sottostazioni tra Avigliana e Borgone

Un altro tassello fondamentale si aggiunge al mosaico del futuro ferroviario tra Italia e Francia. Sulla linea storica Bussoleno–Avigliana, in provincia di Torino, sono pronte a sorgere due nuove sottostazioni elettriche (SSE): interventi cruciali per accompagnare il percorso di modernizzazione previsto dal progetto Torino–Lione, la nuova direttrice ferroviaria dell’Alta Velocità e dell’Alta Capacità che collegherà l’Italia all’Europa. I lavori, affidati da Rete Ferroviaria Italiana per un importo complessivo di circa 21 milioni di euro, interesseranno i comuni di Borgone Susa e Avigliana, con conclusione prevista entro la fine del 2027.

Si tratta di una svolta operativa, destinata a incidere direttamente sulla funzionalità della prima fase del collegamento Torino–Lione, la cosiddetta "Tappa 1" definita dal CIPE già nel 2011. In questa fase rientrano anche il tunnel di base della sezione transfrontaliera e la nuova tratta Avigliana–Orbassano, confermando l’obiettivo di costruire un’infrastruttura moderna per un trasporto merci e passeggeri più rapido, pulito e sicuro.

Treno dell'Alta Velocità

Le nuove SSE saranno il cuore pulsante dell’alimentazione elettrica sulla tratta storica, in vista dell’interconnessione con il tunnel di base tra Saint-Jean-de-Maurienne e Susa. La loro funzione sarà quella di stabilizzare e potenziare l’approvvigionamento energetico lungo un percorso che, nei prossimi anni, sarà sottoposto a un traffico ferroviario intensificato.

Ma non si tratta solo di infrastrutture. La posta in gioco è molto più ampia. Questo intervento fa parte di un grande piano di rilancio della mobilità sostenibile, che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni, lo svuotamento dei valichi alpini dal traffico su gomma e una rinascita logistica del corridoio Mediterraneo. In questo contesto, la Bussoleno–Avigliana, oggi usata per lo più da treni locali, sarà destinata a diventare un hub strategico tra i flussi merci e passeggeri in transito attraverso le Alpi.

Mentre alcuni lotti sono già in costruzione e altri ancora in fase autorizzativa, questa aggiudicazione segna un momento simbolico. Non è solo un’opera tecnica: è un segnale politico e territoriale, che tocca una valle storicamente divisa tra favorevoli e contrari all’opera. L’inizio dei lavori su componenti “neutre” ma strategiche, come le SSE, potrebbe favorire un clima più sereno attorno al progetto complessivo, in attesa dell’avvio del cantiere per il tunnel sul versante italiano.

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