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19 Giugno 2025 - 17:36
Tassista abusivo nei guai a Torino: il primo fermo in città con le nuove norme contro il trasporto non autorizzato. Ecco cosa rischia
Un’auto qualsiasi, un cliente ignaro, un accordo verbale in pochi secondi. Ma quella che sembrava una semplice corsa verso casa si è trasformata in un’operazione di polizia locale, con conseguenze pesantissime per chi guidava. È accaduto nella notte tra sabato 22 e domenica 23 giugno davanti alla discoteca Whitemoon di Torino, nel quartiere Santa Rita, uno dei luoghi più frequentati dalla movida cittadina.
Gli agenti della polizia municipale, allertati da segnalazioni pregresse legate a una targa sospetta, hanno teso una vera e propria trappola nei pressi di corso Sebastopoli. Poco prima delle 4 del mattino, hanno osservato con discrezione l’auto sospettata mentre attendeva a bordo strada. Quando un giovane cliente, appena uscito dal locale notturno, si è avvicinato e ha preso posto sul sedile del passeggero, il sospetto si è trasformato in certezza.
Il conducente, un cittadino sudamericano, svolgeva un’attività di noleggio con conducente (NCC) completamente abusiva, priva di qualsiasi autorizzazione o licenza. Gli agenti sono intervenuti prontamente, bloccando il veicolo e procedendo con la contestazione formale delle violazioni.
Taxi abusivi
Le sanzioni non si sono fatte attendere: una multa che può arrivare fino a 7.249 euro, oltre alla confisca del veicolo, ritiro immediato della patente e della carta di circolazione. A ciò si è aggiunta un’ulteriore sanzione di 408 euro per assenza del certificato di abilitazione professionale e il fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni.
Il caso assume particolare rilievo perché rappresenta la prima applicazione concreta a Torino delle nuove disposizioni del Codice della strada, recentemente inasprite proprio per combattere con più efficacia il fenomeno del trasporto abusivo. Una piaga in crescita, soprattutto nelle grandi città, che danneggia economicamente i tassisti e gli NCC regolari e espone i passeggeri a gravi rischi, in assenza di assicurazione adeguata, controlli tecnici e regole certe.
Il comando della polizia municipale ha commentato l’operazione con fermezza: «È un chiaro segnale per chi pensa di poter aggirare le regole a scapito della sicurezza e del rispetto delle normative». Le autorità hanno anche sottolineato l’importanza della collaborazione dei cittadini, invitando chiunque noti situazioni sospette a segnalarle immediatamente.
L’episodio ha acceso nuovamente i riflettori su un problema spesso sottovalutato. Le corse abusive non sono soltanto una questione fiscale o concorrenziale: dietro un’apparente comodità si nasconde un servizio privo di garanzie, potenzialmente pericoloso, soprattutto in orari notturni e contesti legati al divertimento.
Le nuove norme introdotte nel 2024, con il loro impianto sanzionatorio più rigido, sembrano dunque già dare i primi frutti. Ma resta cruciale la prevenzione, la sensibilizzazione dei giovani utenti e il rafforzamento dei controlli in zone a rischio come i quartieri della movida. Solo così si potrà davvero contrastare un fenomeno che mina la legalità e la sicurezza urbana.
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