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Bezos si compra Venezia per sposarsi. Ma la città si ribella

Tra blindature, yacht da mezzo miliardo e 27 abiti per la sposa, la laguna si prepara al matrimonio-show del patron di Amazon. Ma gli attivisti insorgono: “Venezia non è in vendita”

Bezos si compra Venezia per sposarsi. Ma la città si ribella

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A Venezia si sa ancora poco delle favolose nozze annunciate tra il "boss" di Amazon Jeff Bezos e l'ex giornalista e presentatrice televisiva Lauren Sánchez, ma quel che si sa basta già a scatenare una nuova ondata di mugugni, critiche e proteste. La città lagunare si prepara infatti ad accogliere uno degli eventi mondani più sfarzosi e controversi dell’anno, un matrimonio da decine di milioni di dollari che, secondo gli attivisti, rappresenta l’ennesimo insulto alla dignità di Venezia e dei suoi abitanti, ormai compressi sotto il peso del turismo di lusso e dell'esibizionismo dei super ricchi.

Questa mattina un gruppo di attivisti ha compiuto un blitz e ha srotolato uno striscione dal campanile della Basilica di San Giorgio, proprio sull’isola che dovrebbe essere una delle location centrali delle nozze. Sul drappo, la scritta “Bezos” era cancellata da una grande X rossa. A rivendicare l’azione è stato il collettivo “No Space for Bezos”, che in una nota ha dichiarato: “Venezia non è in vendita, non è in affitto, non è il fondale per le nozze di uno degli uomini più ricchi del mondo.”

La protesta, assicurano gli attivisti, non si fermerà qui: domani pomeriggio al mercato di Rialto è in programma un’assemblea pubblica con l’obiettivo di “dare vita a una grande manifestazione comune, ma anche a tante piccole iniziative diffuse di protesta”. Il movimento, che si collega idealmente ad altre battaglie cittadine come quella contro le grandi navi o contro la mercificazione degli spazi urbani, punta il dito contro una città che viene sempre più trattata come un salotto scenografico per milionari e celebrità.

L’amministrazione comunale, tuttavia, mostra tutto il suo fastidio per la mobilitazione. L’assessore al Turismo Simone Venturini ha liquidato le proteste con un tono sarcastico: “Dopo i No Mose e i No Tav, ci mancavano solo i 'No Grandi Matrimoni'. Faccio fatica a comprendere come un evento privato del genere, che non causerà alcun tipo di stress per la città, possa essere considerato nocivo. Venezia ha già accolto manifestazioni ben più complesse e impattanti. È evidente che ci troviamo di fronte all’ennesimo sfruttamento narcisistico di Venezia da parte dei soliti noti dei centri sociali.”

Eppure, dietro all’apparente riservatezza dell’organizzazione, iniziano a trapelare dettagli che confermano le proporzioni colossali dell’evento. All’albo pretorio del Comune di Venezia non risulta alcuna pubblicazione a nome Bezos-Sánchez, a differenza di quanto accadde, ad esempio, con le nozze tra George Clooney e Amal Alamuddin. Tutto lascia intendere che il matrimonio vero e proprio sia già stato celebrato altrove, e che quello veneziano sarà una mastodontica festa privata, un banchetto a celebrazione già avvenuta.



Il budget stimato dell’evento varia tra i 10 e i 30 milioni di dollari, e le date fissate sono quelle tra il 24 e il 26 giugno 2025. La sede principale dovrebbe essere proprio l’isola di San Giorgio Maggiore, mentre altre ipotesi parlano anche del complesso della Misericordia, dove potrebbe tenersi la performance musicale della popstar Lady Gaga.

Le dimensioni dell’apparato logistico fanno impressione: circa 60 taxi acquei sarebbero stati noleggiati per trasportare ospiti e staff, con tariffe che, in occasione dell’evento, possono raggiungere anche i 400 euro all’ora. I cinque hotel più esclusivi della città – tra cui l’Aman Venice, il Gritti Palace, l’Hotel Danieli, il Belmond Hotel Cipriani e il St. Regis Venice – sono già stati interamente prenotati per ospitare le decine di celebrità attese. E poi ci sarà il superyacht: Bezos arriverà a bordo del colossale Koru, un veliero da 127 metri costato oltre 500 milioni di dollari, con 9 suite e 40 membri d’equipaggio, ormeggiato nell’area di San Basilio.

Tra gli oltre 200 invitati previsti, il parterre è da Oscar: ci saranno il fondatore di Microsoft Bill Gates, il potentissimo agente di Hollywood Ari Emanuel, attori come Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire, Andrew Garfield, la regina di Giordania Rania Al Abdullah, l’icona televisiva Oprah Winfrey, la coppia “presidenziale” Ivanka Trump e Jared Kushner, e la direttrice di Vogue Anna Wintour. Presenti anche i quattro figli di Bezos e i tre di Sánchez.

E mentre l’élite mondiale si prepara a brindare con champagne in una delle città più fragili del pianeta, c’è chi a Venezia – come i “No Space for Bezos” – continua a chiedere con forza: “A chi appartiene questa città? Ai cittadini o ai miliardari?”

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