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19 Giugno 2025 - 15:41
Detrazione affitto 2025: ecco chi risparmia davvero
Il 2025 porta con sé novità sostanziali per chi vive in affitto. In un periodo in cui i prezzi delle locazioni continuano a salire, soprattutto nelle città, il quadro fiscale si arricchisce di nuove detrazioni pensate per alleggerire il peso economico dell’abitare. Ma attenzione: i vantaggi ci sono, a patto di conoscere le regole e rispettare le condizioni.
Il cuore della riforma è l’ampliamento delle detrazioni fiscali previste nel modello 730, che ora diventano più articolate e più generose per determinate fasce di popolazione. In particolare, le famiglie numerose, i giovani sotto i 31 anni, gli studenti fuori sede e i lavoratori costretti a trasferirsi sono i destinatari privilegiati di queste misure.
Chi vive in affitto con contratto a canone libero può usufruire di una detrazione di 300 euro per redditi inferiori a 15.493,71 euro, che scende a 150 euro per redditi fino a 30.987,41 euro. Ma con i contratti a canone concordato i benefici raddoppiano: si arriva a 495,80 euro di detrazione per chi resta sotto i 15.493 euro di reddito e a 247,90 euro per la fascia intermedia.
Per i giovani tra i 20 e i 31 anni non compiuti, il vantaggio può essere ancora più consistente: fino a 991,60 euro di detrazione fissa, che può salire a 2.000 euro se supera il 20% del canone annuo. Un incentivo chiaro a favorire l’autonomia abitativa dei più giovani, sempre più in difficoltà nel trovare un alloggio dignitoso in affitto a prezzi accessibili.
Interessanti anche le misure per chi è fuori sede per motivi di studio o lavoro. Gli studenti universitari che vivono ad almeno 100 km dalla loro residenza possono detrarre il 19% su un massimo di 2.633 euro. I lavoratori, invece, possono ottenere 991,60 euro se il reddito è basso (sotto i 15.493,71 euro) oppure 495,80 euro per redditi sotto i 30.987,41 euro.
La vera novità del 2025, però, riguarda le famiglie numerose in affitto. È stata introdotta una nuova detrazione fino a 7.000 euro annui per chi vive in un immobile adibito ad abitazione principale. A questa cifra si aggiunge un bonus di 500 euro per ogni figlio convivente a carico a partire dal terzo. Un sostegno pensato per contrastare il crescente divario tra redditi familiari e costi abitativi, ma con un limite importante: non è cumulabile con le detrazioni per proprietari di immobili. Ogni nucleo familiare dovrà quindi valutare quale agevolazione conviene di più.
Bonus affitto 2025
Ma le opportunità fiscali non bastano se non si compilano correttamente i moduli. Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate raccomanda di prestare attenzione alla documentazione da allegare, alle scadenze e alla corretta indicazione dei dati catastali e contrattuali. In caso di errore, infatti, si rischiano sanzioni e ritardi nei rimborsi. Il consiglio è sempre quello di affidarsi a un CAF o a un commercialista, oppure di consultare con attenzione le istruzioni ufficiali.
Queste misure rappresentano una boccata d’ossigeno, ma non tutti ne sono a conoscenza. Un aspetto da non sottovalutare, soprattutto in un contesto in cui la precarietà abitativa cresce e le spese mensili per l’affitto superano in molti casi il 30% del reddito disponibile. In particolare, giovani e famiglie monoreddito sono le categorie che più avrebbero bisogno di accedere a queste detrazioni, ma che spesso ignorano l’esistenza del beneficio o non sanno come ottenerlo.
Con le riforme fiscali del 2025, l’affitto diventa non solo un costo da sostenere, ma una voce da detrarre. E per molti, potrebbe fare la differenza tra una dichiarazione in pareggio e un piccolo rimborso che aiuta ad affrontare le spese di tutti i giorni. L’importante è informarsi, agire in tempo e non lasciare che la burocrazia diventi un ostacolo alla tutela dei propri diritti.
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