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Anna Actis Caporale premiata alla Biennale di Venezia: che orgoglio per il Canavese!

Dal Canavese alla Biennale, il riconoscimento a una donna che ha fatto della creatività il suo riscatto personale e collettivo

Anna Actis Caporale

Anna Actis Caporale: dal Canavese a Venezia, un premio che riconosce talento e umanità

Nel labirinto sofisticato della Biennale di Venezia, tra opere visionarie e installazioni provocatorie, un momento ha colpito per la sua autenticità: la consegna del Premio Modigliani ad Anna Actis Caporale, artista e poetessa che ha trasformato il dolore in linguaggio, e l’esperienza personale in messaggio universale.

La sua storia ha un’origine semplice e atroce insieme: una rosa infetta le ha causato complicazioni gravi, costringendola alla carrozzina. Ma è proprio da quella ferita che nasce la sua seconda vita. Invece di chiudersi, Anna ha scelto di esporsi, e l’ha fatto con le uniche armi che conosceva: i colori, le parole, la bellezza. La sua produzione artistica, tra tele e versi, non è mai stata solo un esercizio estetico, ma un atto di resistenza, un modo per non sparire.

Il Premio Modigliani, che porta il nome di un artista segnato dalla malattia e dall’incomprensione, trova in lei una sintonia profonda. Come Modigliani, anche Anna ha saputo vedere oltre la superficie. Ma al posto del tormento, ha scelto di affidarsi a una spiritualità mite, capace di accogliere e restituire luce. E il pubblico della Biennale, spesso abituato al concettualismo freddo, ha risposto con un’emozione sincera.

Il premio conferito all'artista canavesana

Chi la conosce racconta di una donna ancora piena di slanci, attiva e generosa, impegnata ogni giorno nella creazione e nella condivisione. La sua arte è fatta di simboli semplici e potenti: fiori, mani, occhi, volti. Cose che tutti possiamo riconoscere, ma che nelle sue mani diventano portali emotivi, aperture verso un sentire profondo.

Il premio, ricevuto tra le calli veneziane, non è solo una consacrazione personale. È un segnale che l’arte vera, quella che nasce dalla carne e non dalle mode, ha ancora diritto di cittadinanza nel panorama culturale. Per la sua comunità d’origine – piccoli paesi spesso dimenticati dalle rotte principali – il riconoscimento è motivo d’orgoglio e riscatto.

Il curatore di mostre ed eventi Salvo Nugnes ha commentato il premio con queste parole: "Per gli abitanti del suo paese e dei territori limitrofi, questo riconoscimento rappresenta una grande soddisfazione e un motivo d’orgoglio: vedere una loro concittadina premiata a Venezia, nel cuore pulsante dell’arte mondiale, è segno che l’autenticità e la passione possono condurre molto lontano, oltre ogni ostacolo"

Anna Actis Caporale ha dimostrato che si può cadere e rinascere, che si può soffrire senza diventare cinici, che si può trasformare la propria vita in un’opera d’arte. Il Premio Modigliani, stavolta, ha davvero trovato il volto giusto.

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