Cerca

Attualità

Cirié, mensa scolastica negata ai figli delle famiglie morose: nuova procedura automatica per l’anno 2025/2026

Il sistema informatizzato bloccherà l’iscrizione al servizio per chi ha un debito superiore a 10 euro. La CGIL solleva dubbi sulla misura, ma il Comune conferma il criterio

Cirié, mensa scolastica

Cirié, mensa scolastica negata ai figli delle famiglie morose: nuova procedura automatica per l’anno 2025/2026

Dal prossimo anno scolastico 2025/2026, a Cirié, gli alunni con pendenze economiche superiori ai 10 euro non potranno accedere alla mensa scolastica. Lo stabilisce una nuova procedura predisposta dal Comune, che introduce un sistema informatico di gestione automatizzata per l’iscrizione al servizio mensa. Una novità amministrativa che ha attirato l’attenzione delle organizzazioni sindacali e che, pur senza entrare nel merito delle scelte politiche, solleva interrogativi sull’impatto della misura sui minori.

Il meccanismo è semplice: chi intende iscrivere i figli alla mensa scolastica per il nuovo anno dovrà farlo attraverso una piattaforma digitale, che verificherà la regolarità dei pagamenti relativi all’anno scolastico in corso. Se il sistema rileva un debito superiore ai 10 euro, l’iscrizione sarà automaticamente bloccata e la famiglia non potrà procedere. 

A rendere nota l’introduzione di questa modalità è stata la CGIL territoriale, che in un comunicato diffuso il 18 giugno 2025 ha espresso perplessità sull’approccio adottato dal Comune. La sindacalista Alfonsina D’Onofrio, responsabile dell’organizzazione, ha sottolineato come il nuovo sistema non contempli margini di dialogo o strumenti di mediazione con le famiglie, che si trovano davanti a una decisione definitiva imposta da un algoritmo.

Nella nota si legge: «Ci dispiace constatare come una decisione del genere sia stata presa senza fare alcun distinguo tra la morosità incolpevole di chi si trova in grave difficoltà economica e chi invece, in modo consapevole, non paga il servizio per i propri figli». Il comunicato evidenzia anche l’assenza di confronto preventivo con le parti sociali, in particolare nell’ambito della contrattazione sociale che normalmente accompagna i servizi pubblici a rilevanza educativa e sociale.

Il Comune, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali al riguardo ma, secondo quanto riportato dagli organi di stampa locali, l’obiettivo del provvedimento sarebbe quello di contenere la morosità e garantire un sistema più sostenibile sul piano economico. Non sono state diffuse cifre ufficiali sul livello complessivo dei crediti non riscossi, ma il problema sembrerebbe rilevante per gli equilibri del bilancio comunale.

La CGIL, pur non entrando nel merito delle cifre, richiama l’attenzione sul ruolo della mensa scolastica come parte integrante del percorso educativo. «Possibile che questa amministrazione non colga che la mensa è un momento educativo, parte integrante dei processi educativi?» si legge nel testo. E ancora: «Quale credibilità può vantare una amministrazione che guarda alla scuola con questa modalità priva di ogni considerazione pedagogica?»

Tra i nodi segnalati, anche la questione della trasparenza e accessibilità del sistema informatico per l’iscrizione. Poiché non esistono alternative all’uso della piattaforma digitale, le famiglie che si trovano in una condizione di irregolarità – per difficoltà, disattenzione o altre ragioni – non avranno possibilità di ricorso o interlocuzione umana diretta con l’ente.

Al di là della posizione del sindacato, la questione ha aperto un dibattito cittadino. Alcuni genitori si sono detti sorpresi dalla soglia considerata bassa per bloccare l’accesso a un servizio essenziale, specie per i più piccoli. Altri, invece, vedono nella misura un incentivo alla responsabilizzazione collettiva.

In attesa di un eventuale chiarimento da parte dell’Amministrazione, resta il fatto che dal prossimo anno a Cirié, anche una pendenza minima potrà determinare l’esclusione di un alunno dalla mensa, salvo che la famiglia regolarizzi la propria posizione in tempo utile. Il Comune procederà con la verifica automatica al momento della richiesta d’iscrizione, senza possibilità di procedere manualmente.

Resta aperta la questione di come contemperare esigenze di rigore amministrativo e principi di inclusione sociale, specie in un servizio che riguarda direttamente i bambini delle scuole dell’obbligo. La mensa, da semplice pasto, si conferma così anche luogo simbolico di accesso al diritto.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori