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17 Giugno 2025 - 18:49
Stop agli animali nei circhi: il Consiglio regionale dice sì e no nella stessa seduta
A Palazzo Lascaris, nella seduta dedicata al Programma triennale della cultura 2025/2027, il Consiglio regionale del Piemonte ha votato a favore di un atto di indirizzo presentato dal Movimento 5 Stelle (a firma dei consiglieri Disabato, Unia e Coluccio) per sollecitare l’attuazione della legge-delega sullo spettacolo, e in particolare il superamento dell’utilizzo degli animali nei circhi. Un tema annoso, su cui l’Italia ha preso impegni sin dal 2022, ma che non ha ancora trovato attuazione a causa dei rinvii del Governo Meloni.
Il documento approvato impegna la Giunta Cirio a pressare il Ministero della Cultura affinché si giunga, prima possibile, ai decreti attuativi della legge approvata due anni fa. La norma, che inizialmente prevedeva il termine per il 18 agosto 2025, è stata recentemente prorogata, generando preoccupazione tra associazioni animaliste e opposizione.
Proprio da questo contesto nasce l’atto politico dei pentastellati, frutto di un dialogo attivo con la LAV e altri enti di tutela animale del territorio, che prevede non solo un’azione di stimolo verso Roma, ma anche un ruolo diretto della Regione Piemonte nella promozione di spettacoli circensi alternativi, incentrati sulle abilità umane e liberi dallo sfruttamento animale. Prevista inoltre la valorizzazione delle realtà locali che lavorano nel campo della formazione e della sensibilizzazione, con l’obiettivo di radicare una cultura del rispetto animale e di smontare, anche sul piano educativo, le dinamiche di abuso dietro le quinte del circo tradizionale.
Per il Movimento 5 Stelle si tratta di una vittoria parziale, perché nello stesso pomeriggio il Consiglio ha bocciato un altro atto di indirizzo, sempre a firma M5S, che chiedeva il ripristino del contributo regionale alla Fondazione Cavour di Santena. L’ente, che custodisce il mausoleo di Camillo Benso e ne promuove la figura storica, ha visto scendere progressivamente i fondi regionali, dai 122mila euro del 2016 ai 94mila euro dello scorso anno. L’obiettivo del documento era riportare il finanziamento ai livelli pre-2017, ma la proposta è stata respinta dalla maggioranza di centrodestra.
Non sono mancate reazioni polemiche. «Quando c’è da andare a Santena alla tomba di Cavour per celebrazioni ed eventi, inginocchiandosi come fatto dal sottosegretario Delmastro, va tutto bene. Quando si tratta di fare i fatti, invece, il Centrodestra latita», hanno dichiarato i consiglieri grillini, criticando quella che definiscono una politica a doppio binario: visibilità pubblica da un lato, assenza di impegno economico dall’altro.
Con questa doppia votazione, il Piemonte manda un segnale chiaro sul fronte dei diritti animali, ma resta incerto nella gestione del proprio patrimonio culturale, lasciando sospesa la sorte di un ente centrale per la memoria risorgimentale italiana.
Il prossimo passo sarà ora seguire da vicino l’evoluzione della legge nazionale, in attesa della pronuncia definitiva del Governo sui decreti attuativi, e capire se l’impegno approvato dal Consiglio piemontese resterà sulla carta o si tradurrà in azioni concrete. Per ora, la battaglia per un circo etico è entrata ufficialmente nel calendario politico regionale. Ma quella per la cultura storica del territorio dovrà aspettare.
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