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17 Giugno 2025 - 15:53
Novara, nove cuccioli ammassati nelle scatole: la Polizia Stradale sventa un traffico illegale sull’A4
Un lieve guaito ha cambiato tutto. Era l’alba di lunedì, lungo il tratto piemontese dell’autostrada A4, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Novara Est ha intimato l’alt a un furgone con targa straniera, carico di pacchi e con cinque persone a bordo. Doveva essere un controllo di routine. Invece si è trasformato in un salvataggio delicato e provvidenziale.
Tra i colli ammassati nel retro del mezzo, due scatole di cartone attirano l’attenzione degli agenti. Dentro, stretti tra le pareti fragili dei contenitori e senza ventilazione, c’erano nove cuccioli. Maltese e Shih Tzu, di età compresa tra quattro e dieci settimane, sporchi, provati, senza cibo né acqua, senza alcuna documentazione sanitaria. Nessun libretto, nessun microchip, nessuna tracciabilità.
I poliziotti non hanno avuto dubbi: trasporto illecito e maltrattamento. I cuccioli sono stati immediatamente sequestrati, il conducente del mezzo – un cittadino romeno – è stato denunciato a piede libero. Il suo nome è stato trasmesso alla Procura e ora dovrà rispondere di violazioni gravi alla normativa sul benessere animale.
Il furgone, secondo quanto accertato, era diretto verso Torino, dove i pacchi risultavano destinati a destinatari di origine straniera residenti nel capoluogo. Una pista che lascia presagire un possibile traffico organizzato, forse già attivo da tempo, in grado di sfruttare i vuoti di controllo lungo le rotte dell’Est Europa.
Subito dopo l’operazione, è intervenuto il servizio veterinario dell’Asl di Novara, che ha preso in custodia i cuccioli e li ha trasferiti nel canile sanitario comunale, gestito dall’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali). Qui i piccoli riceveranno cure, vaccinazioni e assistenza, nella speranza che presto possano trovare una nuova famiglia.
L’episodio riaccende i riflettori su un mercato clandestino che non si è mai fermato, alimentato da domanda inconsapevole e interesse criminale. I cuccioli, spesso sottratti precocemente alle madri, viaggiano per centinaia di chilometri senza tutela, senza controlli, senza dignità. Ogni giorno è un rischio, ogni confine una possibilità di abuso.
Ma stavolta, almeno per nove piccoli, la storia è andata diversamente. Grazie a chi, anche nel rumore dell’autostrada, ha saputo ascoltare un latrato flebile. E ha deciso di non ignorarlo.
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