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Gassino Torinese

La chiesa del Terizio conquista il FAI: una mobilitazione popolare da 4321 firme

Superata la soglia per accedere ai bandi: la Madonna del Terizio è tra i 130 luoghi più votati d’Italia e tra i primi 20 in Piemonte

La chiesa del Terizio conquista il FAI

La chiesa del Terizio conquista il FAI: una mobilitazione popolare da 4321 firme (foto di repertorio)

Da edificio dimenticato a simbolo collettivo. Un tempo usata come deposito, chiusa, ignorata, invisibile, oggi la chiesa della Madonna del Terizio di Gassino Torinese si prende la scena: con 4321 firme raccolte, entra nella classifica nazionale del FAI – I Luoghi del Cuore 2025, posizionandosi 130ª su oltre 30.000 siti segnalati in tutta Italia e risultando tra i primi 20 più votati del Piemonte.

Un risultato costruito dal basso, che trasforma la memoria in progetto e segna l’inizio concreto di un cammino di recupero e valorizzazione. Perché grazie al superamento della soglia delle 2500 firme, il Terizio potrà ora accedere ai bandi di finanziamento FAI destinati alla messa in sicurezza, al restauro e alla riapertura del sito.

La chiesa, situata in una zona collinare del territorio gassinese, era da decenni inaccessibile e in stato di abbandono. Eppure conserva elementi architettonici e decorativi di pregio, tra cui affreschi absidali oggi in condizioni critiche. Con questo riconoscimento, la prospettiva cambia: non più degrado e chiusura, ma un’opportunità concreta di rinascita.

Il Comune ha accolto la notizia con entusiasmo. 4321 volte grazie! recita il post ufficiale, rilanciato anche dall’assessore allo Sport Vito Santoliquido, tra i primi promotori della campagna: “Un successo strepitoso. Grazie a chi ha creduto nel progetto, a chi ha votato, a tutti i volontari che hanno raccolto firma dopo firma con costanza e impegno”.

Una mobilitazione capillare, nata nei mercati, nelle scuole, nelle parrocchie, sui social. Cittadini di ogni età, gruppi spontanei, associazioni culturali e commercianti hanno contribuito a trasformare un’iniziativa civica in una vera campagna di riscatto collettivo.

Tra le voci più attive anche quella di Giorgio Seroglia, vicepresidente dell’associazione Storia e Futuro: “Ora occorre valorizzare il traguardo raggiunto, mettendo in sicurezza l’edificio per consentire al pubblico di accedere agli interni. E poi subito i restauri, necessari per arrestare il degrado delle parti più preziose, come gli affreschi dell’abside, che speriamo di poter ammirare nuovamente nella loro integrale bellezza".

Il censimento FAI rappresenta un’occasione non solo simbolica, ma operativa. Con l’inserimento ufficiale nei Luoghi del Cuore, il Comune potrà ora presentare un progetto tecnico e accedere alle risorse per realizzare interventi urgenti. Intanto, l’Amministrazione ha annunciato che continuerà a informare i cittadini e a coinvolgere la comunità in tutte le fasi del percorso.

Le 4321 firme non sono solo un risultato da incorniciare: sono la prova che una comunità può cambiare il destino dei propri luoghi, risvegliando attenzione, cura e responsabilità. Il Terizio oggi non è più un bene marginale. È un punto di partenza.

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