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TikTok cancella #SkinnyTok: via l’ossessione del corpo perfetto

TikTok chiude l’era di #SkinnyTok, l’hashtag che alimentava ideali di magrezza estrema e metteva a rischio la salute mentale dei più giovani

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Tiktok bandisce #SkinnyTok

Per mesi è stato un angolo oscuro di TikTok, un universo visivamente patinato dove si nascondevano messaggi tossici, diete da fame, digiuni forzati e rigide routine di allenamento spacciate per “benessere”. Oggi, l’hashtag #SkinnyTok è stato ufficialmente rimosso dalla piattaforma. Una decisione forte, forse tardiva, ma necessaria, arrivata dopo l’onda lunga delle polemiche e le pressioni sempre più insistenti da parte di istituzioni europee e operatori della salute mentale.

#SkinnyTok È un’etichetta nata all’interno di TikTok per catalogare contenuti incentrati sulla magrezza estrema. Il nome unisce il termine “skinny” (magro) e “Tok”, abbreviazione di TikTok, e ha rapidamente assunto le sembianze di una community non ufficiale in cui si condividevano video legati a diete estreme, allenamenti ossessivi e immagini idealizzate di corpi sottopeso. Il tutto confezionato in modo apparentemente innocuo, spesso sotto la forma di “consigli per uno stile di vita sano”. In realtà, si trattava spesso di contenuti che sfioravano o promuovevano veri e propri comportamenti pro-anoressia, e che hanno influenzato soprattutto un pubblico molto giovane e fragile.

L'hashtag #SkinnyTok è stato ufficialmente rimosso dalla piattaforma

I video di #SkinnyTok, spesso accompagnati da musiche malinconiche, luci soffuse e scritte motivazionali, spingevano all’autodisciplina come unica via per raggiungere un corpo magro e “ammirabile”. I contenuti più pericolosi suggerivano di ingerire meno di 300 calorie al giorno, bere solo acqua per giorni o allenarsi fino allo sfinimento. Un culto dell’eccesso.

Il caso è esploso politicamente grazie alla ministra francese per il Digitale Clara Chappaz, che ha portato il tema all’attenzione dell’Unione Europea e dell’Arcom, l’autorità transalpina per la comunicazione. La richiesta era semplice: le piattaforme devono assumersi la responsabilità dei contenuti che veicolano, soprattutto quando impattano sulla salute mentale di milioni di adolescenti. TikTok ha reagito: niente più #SkinnyTok nei risultati di ricerca.

La decisione di TikTok è importante, ma non può bastare da sola. Come sottolinea Agenda Digitale, serve un’azione coordinata tra istituzioni, educatori, genitori e le stesse piattaforme, per costruire un ambiente online realmente sano, dove il benessere non sia solo un filtro o un hashtag. Perché nei feed dei social non scorrono soltanto immagini, ma idee, modelli, messaggi capaci di influenzare profondamente la percezione di sé di chi li guarda.

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