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16 Giugno 2025 - 16:09
Torino al buio per ore: blackout e caldo mandano in tilt la città (immagine di repertorio)
Una domenica di disagi pesanti per migliaia di torinesi, con la città colpita da una serie di blackout a macchia di leopardo che hanno interessato diversi quartieri, in particolare il centro, tra sabato notte e l’intera giornata di domenica 15 giugno. In alcune zone la corrente è mancata per oltre otto ore consecutive, costringendo residenti e commercianti a chiudere, rinunciare al fresco e in molti casi a buttare via alimenti deperibili.
Nel cuore di Torino, da via Roma a piazza Castello, l’elettricità è tornata solo dopo la mezzanotte. Numerosi parcheggi sotterranei, come il silos di via Porta Palatina, sono rimasti inaccessibili: circa sessanta utenti sono rimasti bloccati, senza la possibilità di entrare o uscire con le auto. Alcuni residenti parlano di una possibile class action per chiedere risarcimenti.
A complicare la situazione, la coincidenza con il concerto dei Kiss Kiss in piazza Castello che, secondo alcune testimonianze, avrebbe richiesto l’impiego di generatori di emergenza proprio per sopperire all’instabilità della rete elettrica.
Durissima la presa di posizione di Ascom Confcommercio Torino e provincia, con la presidente Maria Luisa Coppa che ha parlato di “episodio grave”, con attività ferme fino a dieci ore e perdite economiche enormi:
“Bar, ristoranti e negozi non sono riusciti nemmeno ad alzare le serrande elettriche o ad aprire al pubblico. In molti casi sono stati buttati via cibi conservati nei frigoriferi. E senza scontrini non si lavora. È inaccettabile”.
Coppa sottolinea come questi blackout “non siano più eccezioni ma parte della normalità estiva”, e chiede interventi strutturali:
“I nostri imprenditori pagano l’energia a prezzi alti e devono poter lavorare anche col caldo. Non possiamo permetterci un sistema elettrico che crolla al primo caldo annunciato”.
A fornire la spiegazione tecnica è intervenuta Iren, che ha chiarito come i guasti siano stati provocati dalle alte temperature, che hanno surriscaldato i giunti della rete elettrica, messi sotto stress dall’uso massiccio di impianti di condizionamento. La società ha parlato di "guasti in media tensione" e ha comunicato che nella mattinata di lunedì 16 giugno tutte le utenze risultavano riattivate.
Ireti, il ramo di distribuzione di Iren, ha precisato di aver attivato squadre rinforzate e gruppi elettrogeni di emergenza, oltre ad aver rafforzato il presidio nella sala di telecontrollo. Ha inoltre annunciato investimenti già in corso per il potenziamento della rete, tra cui la nuova stazione Michelin a nord città (pronta entro fine 2025) e il progetto Bramante previsto entro il 2026. Già spesi 23 dei 44 milioni di euro PNRR destinati alla manutenzione e aggiornamento delle cabine secondarie.
Resta però l’amarezza per un’intera giornata in cui una città intera ha vissuto al buio, senza refrigerio, senza servizi essenziali, con gravi danni economici per le attività e disagi enormi per chi, complice il caldo, era già messo a dura prova.
Immagine di repertorio
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