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CTO, nuove sale operatorie hi-tech pronte all’uso

Inaugurati gli spazi multimediali: chirurgia più efficiente, didattica potenziata e fondi da Università e donazioni

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CTO, nuove sale operatorie hi-tech pronte all’uso (foto di repertorio)

Sono state ufficialmente inaugurate le nuove sale operatorie multimediali del blocco Nord dell’ospedale CTO di Torino, centro di riferimento regionale per la chirurgia ortopedica e traumatologica. Tre ambienti completamente rinnovati e dotati delle più moderne tecnologie, realizzati grazie a un intervento congiunto tra l’Azienda Città della Salute e della Scienza, l’Università degli Studi di Torino e il contributo di fondazioni private.

Si tratta del primo traguardo operativo di Thomas Schael, commissario della CDSS, che ha confermato il rispetto degli impegni presi con la direzione sanitaria di presidio e con il Dipartimento di Ortopedia e Riabilitazione guidato da Giuseppe Massazza. Le nuove sale saranno fondamentali per accelerare gli interventi, ridurre le liste d’attesa e, come previsto dalle norme nazionali, riportare in sede le attività chirurgiche in regime intramoenia, garantendo maggiore trasparenza e controllo.

Il blocco operatorio è stato dotato di impianti all’avanguardia: nuove lampade scialitiche gemellari a led, pensili mobili di ultima generazione, strutture in acciaio ancorate ai solai originari e sistemi di climatizzazione potenziati per affrontare le estati torride causate dal cambiamento climatico. L’intervento, costato circa 440 mila euro, è stato interamente finanziato con fondi aziendali.

Un ruolo fondamentale è stato svolto dall’Università di Torino, che ha investito 100 mila euro in infrastrutture digitali: moduli multimediali, fibra ottica, apparati di rete avanzati. Le nuove sale sono ora connesse con l’Aula Magna del CTO, pronte a trasmettere interventi in tempo reale per scopi formativi. Un’opportunità preziosa per le tre scuole di specializzazione ospitate nel presidio e per il corso di laurea in fisioterapia più numeroso d’Italia, con 100 posti disponibili.

L’integrazione tra assistenza e didattica ha attratto anche il sostegno della Fondazione per la ricerca sui tumori muscoloscheletrici e rari, che ha finanziato parte del progetto per promuovere la formazione delle nuove generazioni.

«Questa inaugurazione è il primo vero passo del mio mandato – ha dichiarato Schael – e rappresenta il modello di sanità che vogliamo: efficiente, trasparente, formativa». Soddisfatto anche l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi: «I nostri professionisti vanno messi nelle condizioni migliori per lavorare. Il CTO è una struttura d’eccellenza e questa è una bella notizia». Sulla stessa linea Paola Cassoni, direttrice della Scuola di Medicina dell’Università: «Solo unendo innovazione e formazione possiamo garantire percorsi di cura sostenibili e al passo con i tempi».

Le nuove sale sono pronte: ora tocca a medici, studenti e pazienti farne il cuore della rinascita operativa del CTO.

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