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Temporali in arrivo sulle Alpi, grandine e raffiche di vento anche in pianura: ecco dove e quando

Alta pressione, caldo africano e poi il ribaltone: dal pomeriggio temporali violenti su valli e pedemontane. Attenzione a vento e grandine fino a Torino

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Temporali in arrivo sulle Alpi, grandine e raffiche di vento anche in pianura: ecco dove e quando

Il Piemonte è nella morsa della prima ondata di calore del 2025, sospinto da un possente anticiclone subtropicale che da giorni garantisce cieli sereni e temperature roventi. Ma l’atmosfera sta per cambiare volto. Nel corso del pomeriggio e della serata di oggi, infiltrazioni di aria più fresca alle alte quote porteranno instabilità crescente sui crinali alpini di confine con la Francia, aprendo la porta a temporali localmente intensi.

La dinamica è complessa e riguarda principalmente il contrasto tra l’aria calda e umida nei bassi strati e correnti più fresche in quota, favorite da una temporanea curvatura ciclonica dei venti tra i 5.000 e gli 8.000 metri. Questo innescherà la formazione di imponenti nubi cumuliformi già entro le prime ore del pomeriggio, alimentate da un’elevata energia potenziale (oltre 3.000 J/kg).

Le zone più a rischio sono le valli alpine occidentali, dal Gran Paradiso alla Stura di Demonte, passando per Monviso, Pinerolese, Susa, Lanzo, Orco e Soana. Qui si attendono temporali violenti, anche semi-stazionari, capaci di generare nubifragi, allagamenti, grandinate con chicchi fino a 3 cm di diametro e raffiche di vento lineari. La fascia oraria più critica va dalle 16 alle 20.

Nonostante l’alta pressione dovrebbe impedire ai temporali di espandersi in pianura, a causa di un solido strato d’inversione termica tra i 1.500 e i 3.000 metri, non si escludono veloci incursioni temporalesche nelle zone pedemontane e sulle alte pianure adiacenti. Occhi puntati su Eporediese, Cuorgnè, Cirié, Lanzo, Avigliana, Rivoli, Pinerolo, Saluzzo e Cuneo, dove si potrebbero verificare brevi ma intensi fenomeni tra le 18 e le 20, con colpi di vento e grandine isolata.

Anche a Torino città, pur restando al margine del sistema, non è escluso un acquazzone o un temporale intenso, sempre tra le 18 e le 20, soprattutto se si confermerà la discesa di aria fredda dalle valli di Susa e Lanzo.

Dopo le 20-21, il fronte instabile si esaurirà rapidamente lasciando spazio a ampie schiarite, ma con un ritorno dell’afa opprimente nelle zone di pianura e collina, dove l’umidità residua, combinata con le alte temperature, potrà causare notevole disagio bioclimatico durante la notte.

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