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10 Giugno 2025 - 11:57
Inizia la prima ondata di calore del 2025: l’Italia nella morsa dell’anticiclone nordafricanoTemperature in forte rialzo, notti tropicali e picchi fino a 42 gradi: arriva il caldo estremo
L’estate 2025 entra nel vivo con la prima vera ondata di calore, destinata a farsi ricordare. Dopo un avvio di giugno ancora altalenante, la situazione meteo sta rapidamente cambiando: da metà settimana, infatti, l’anticiclone nordafricano sta prendendo possesso del bacino del Mediterraneo, spingendo masse d’aria roventi verso l’Italia e l’Europa centrale.
Il risultato è un impennarsi delle temperature in tutte le regioni, con valori che, entro il weekend, supereranno i 35°C in molte città. Ma non sarà solo il caldo diurno a creare disagi: anche le temperature minime saliranno, regalando quelle che i meteorologi chiamano “notti tropicali”, con valori mai sotto i 23-25°C, soprattutto in collina e nei grandi centri urbani.
Già nei primi giorni della settimana, il clima si è fatto tipicamente estivo, con massime comprese tra 28 e 31°C, ma da mercoledì la colonnina di mercurio inizierà a volare. Secondo le previsioni di Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, tra venerdì e sabato si potranno toccare i 36°C sulle basse pianure orientali e addirittura i 41-42°C in Sardegna. Tra le città più calde spiccano Milano (35°C), Firenze e Bologna (fino a 38°C), Roma (37°C).
Lo zero termico è previsto in aumento oltre i 4300-4500 metri, segno della portata eccezionale di questa bolla d’aria africana che non risparmierà nemmeno le vette alpine. E se al Nord il caldo si farà sentire più del solito, anche il Centro e il Sud Italia vivranno giornate infuocate, con cieli sereni ma temperature ben oltre le medie stagionali.
La situazione, come confermano gli esperti, è frutto dell’espansione dell’anticiclone nordafricano verso l’Europa occidentale: Spagna, Francia, Svizzera e Germania saranno anch’esse travolte da un’ondata di calore con 12-14°C in più rispetto alle medie del periodo. Un’anomalia che rischia di protrarsi per diversi giorni, aggravando la qualità dell’aria nelle città e aumentando il rischio per le fasce più fragili della popolazione.
Per chi vive in Pianura Padana, già soggetta a un microclima stagnante, si preannunciano giornate difficili da gestire. Le alte temperature notturne impediranno il raffrescamento naturale, e l’umidità accentuerà la sensazione di afa, rendendo il caldo quasi insopportabile.
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