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Attivisti torinesi in marcia per Gaza: un grido di speranza e solidarietà

Due giovani torinesi si uniscono alla Global March to Gaza per sostenere la causa palestinese e promuovere la pace

Attivisti torinesi in marcia per Gaza

Attivisti torinesi in marcia per Gaza: un grido di speranza e solidarietà (foto di repertorio)

Dalla tenda alla strada. Due giovani torinesi – una ragazza di 21 anni e un ragazzo di 25 – lasciano il presidio permanente allestito in piazza Castello per unirsi alla Global March to Gaza, la marcia internazionale che punta a raggiungere il valico di Rafah per chiedere l’apertura di corridoi umanitari verso la Striscia di Gaza.

I due attivisti fanno parte del gruppo Pro Pal di Torino, che da oltre venti giorni ha trasformato il cuore della città in una piazza ribattezzata simbolicamente “piazza Palestina”, per denunciare quella che definiscono “una strage sotto gli occhi del mondo intero”.

La loro destinazione è Il Cairo, punto di raccolta dei partecipanti alla marcia. “Cammineremo per assicurarci che gli aiuti umanitari possano raggiungere chi ne ha bisogno – spiegano in un messaggio condiviso dal presidio –. Faremo pressione sul governo egiziano, ma non solo: vogliamo farci vedere, vogliamo che il mondo veda che c’è ancora chi ha la forza di lottare e la speranza di cambiare”.

Chi resta a Torino non si ferma. “Non tutti possono partire – scrivono gli attivisti – ma continueremo a occupare piazza Castello per tenere alta l’attenzione e mostrare cosa sta accadendo. Il mondo sta cadendo a pezzi, ognuno può fare qualcosa per fermare il genocidio a Gaza. Facciamolo. Adesso.”

La Global March si pone l’obiettivo di chiedere l’immediata fine delle ostilità, l’ingresso degli aiuti e il rispetto dei diritti umani. Un’iniziativa dal forte valore simbolico, che unisce attivisti da tutto il mondo in un gesto di resistenza civile.

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