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Forza Nuova attacca la sanità pubblica: striscione davanti all’ospedale Martini

“Liberate la sanità”, il messaggio affisso nella notte dai militanti piemontesi del movimento di estrema destra. Sotto accusa le liste d’attesa, il doppio incarico dei medici e l’accesso a cure sempre più diseguale

Forza Nuova attacca

Forza Nuova attacca la sanità pubblica: striscione davanti all’ospedale Martini

Con un’azione notturna dal sapore propagandistico, i militanti di Forza Nuova Piemonte hanno appeso uno striscione davanti all’ospedale Martini di Torino con una scritta semplice quanto provocatoria: “LIBERATE LA SANITÀ”. Un messaggio diretto, piazzato davanti a uno dei presidi sanitari storici della città, per lanciare l’ennesima offensiva contro il sistema sanitario nazionale.

Dietro quel gesto, rivendicato poche ore dopo attraverso una nota diffusa dal movimento, c’è l’accusa esplicita a una sanità pubblica definita “ostaggio di baroni, burocrazia e interessi privati”. Una denuncia che si muove su due fronti: da un lato, le liste d’attesa sempre più lunghe, che costringerebbero i cittadini a rivolgersi alla sanità privata. Dall’altro, il doppio incarico dei medici, che secondo Forza Nuova rappresenta un conflitto d’interessi inaccettabile.

Nel comunicato si legge: “È inaccettabile che i medici del servizio sanitario nazionale possano lavorare anche nel privato: o si è pubblici o si è privati. Il doppio incarico crea disuguaglianze e conflitti d’interesse”. Una posizione estrema, che ignora il quadro complesso in cui si muove la sanità italiana, dove il lavoro in intramoenia è regolamentato per legge e spesso serve anche a trattenere professionisti nel sistema pubblico.

Striscioni Forza Nuova Piemonte

Il blitz solleva però un tema reale: il crescente disagio dei cittadini nell’accesso alle cure. Tempi lunghi, carenze di personale, rinvii continui. Tutti elementi che spingono chi può permetterselo verso visite e interventi a pagamento, creando una frattura tra chi ha risorse economiche e chi resta intrappolato nei percorsi pubblici.

Il punto critico resta la crisi strutturale del sistema sanitario, acuita da anni di tagli, pensionamenti non sostituiti, carenze di personale e fuga dei medici dal pubblico. Le proteste di piazza — come quelle sindacali — chiedono investimenti e assunzioni, non slogan o semplificazioni ideologiche. Ma l’intervento di Forza Nuova, pur con toni radicali, intercetta un malcontento reale, soprattutto nelle fasce più fragili della popolazione.

La direzione dell’ospedale Martini, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni. Né sono arrivate reazioni ufficiali dalle autorità sanitarie o dal Comune. Resta il gesto simbolico, destinato a far discutere, ma anche a far riflettere su quanto sia urgente ripensare il ruolo e la missione del servizio sanitario nazionale. Tra diritto alla cura e logiche di mercato, il rischio è che a pagare siano sempre i più deboli.

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