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Linea Torino-Bardonecchia, dopo mesi di disagi il confronto tra RFI e il territorio: “Serve più comunicazione”

Regione, enti locali e RFI a confronto sul futuro del collegamento ferroviario tra Torino e le Valli Olimpiche. I pendolari chiedono risposte, le istituzioni promettono più dialogo

Linea Torino-Bardonecchia

Linea Torino-Bardonecchia, dopo mesi di disagi il confronto tra RFI e il territorio: “Serve più comunicazione”

Dopo mesi di disagi, ritardi e malumori, lunedì 9 giugno si è tenuto un incontro cruciale tra Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Unioni Montane dell’Alta e Bassa Valle di Susa e i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Al centro del tavolo, convocato dall’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, c’era la situazione della linea ferroviaria Torino-Bardonecchia, asse fondamentale per pendolari, residenti e turisti diretti alle Valli Olimpiche.

Negli ultimi mesi, la tratta è finita nel mirino di proteste e segnalazioni da parte di amministratori locali e utenti quotidiani del servizio. Ritardi sistematici, cancellazioni improvvise, scarsa informazione e stazioni in stato di degrado hanno esasperato l’intero territorio della Valle di Susa. Un malcontento che si è fatto sentire con forza anche al tavolo di confronto, dove i rappresentanti locali non hanno nascosto la loro frustrazione.

Pacifico Banchieri, presidente dell’Unione Montana Bassa Valle di Susa, ha sottolineato il disagio vissuto dai pendolari: “La nostra comunità ha subito mesi di ritardi senza alcuna spiegazione. È inaccettabile non sapere mai il perché dei disservizi, e ancor più grave è il degrado in cui versano alcune stazioni della linea”. Una situazione che ha messo in discussione la fiducia nel trasporto pubblico locale e ha acuito la distanza tra istituzioni e territorio.

Sulla stessa linea Mauro Carena, presidente dell’Unione Montana Alta Valle di Susa, che ha posto l’accento sul ruolo strategico della ferrovia per lo sviluppo turistico: “Dobbiamo incentivare i turisti a lasciare l’auto e salire sul treno, ma per farlo è necessario offrire un servizio affidabile. La valle si prepara a grandi cantieri per opere infrastrutturali: dobbiamo essere pronti, informati e supportati”.

Da parte di RFI, è arrivata una parziale ammissione: l’inverno è stato complicato da interventi infrastrutturali e criticità gestionali, ma ora – hanno assicurato i tecnici – “la situazione sta tornando alla normalità”. Promesse che non bastano, però, a colmare il senso di abbandono avvertito nei mesi scorsi.

Jacopo Suppo, vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, ha parlato senza mezzi termini di “dialogo mancato per troppi mesi” e ha lanciato un appello per una strategia di comunicazione trasparente e costante: “I cittadini devono sapere cosa sta accadendo e perché. Una linea ferroviaria può essere soggetta a lavori, ma è fondamentale che l’utenza sia informata e consapevole. Solo così si ricostruisce la fiducia”.

L’incontro si è chiuso con un impegno concreto: RFI e gli enti locali condivideranno d’ora in poi tutte le iniziative sulla linea, anche se i prossimi interventi non riguarderanno più il 2025. Si apre dunque la prospettiva di un autunno più sereno per i pendolari, grazie a un’intesa rinnovata tra istituzioni e gestore ferroviario.

Il confronto del 9 giugno segna un punto di svolta nel rapporto tra territorio e infrastrutture, con la speranza che la ferrovia Torino-Bardonecchia possa tornare a essere una risorsa efficiente e affidabile, all’altezza delle esigenze di una valle in continua trasformazione.

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