AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
09 Giugno 2025 - 09:39
Castellamonte sommersa dai rifiuti, ma i cittadini non si arrendono e lancia l’hashtag #taggailmaiale
Nel verde del Canavese torna a esplodere un problema che sembra immune a sanzioni, appelli e campagne di sensibilizzazione: l’abbandono selvaggio dei rifiuti. A Castellamonte, e in particolare nella frazione di Sant’Anna Boschi, l’ennesimo atto di inciviltà ha riacceso l’indignazione dei cittadini e rilanciato un simbolo digitale di protesta che ormai è diventato virale: l’hashtag #taggailmaiale.
Nei pressi del piccolo cimitero della frazione, qualcuno ha scaricato materiali di ogni tipo, trasformando lo spazio pubblico in una discarica improvvisata. L’elenco è surreale: un sedile di auto, quadri, cuscini, coperte. Oggetti buttati come se nulla fosse, nel cuore di un’area verde e tranquilla. Non è solo spazzatura: è un’offesa a una comunità intera, un attacco al senso civico, alla dignità dei luoghi e delle persone.
L’episodio è stato subito fotografato e diffuso in rete, dove le immagini hanno raccolto decine di commenti, condivisioni, denunce. E ancora una volta il grido collettivo è passato da quello slogan ormai consolidato: tagga il maiale, un invito a non restare indifferenti, a documentare, a denunciare. Perché anche un post su Facebook o una storia su Instagram possono diventare strumenti di pressione, di vergogna pubblica, di difesa attiva del territorio.
Ma i social da soli non bastano. Le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale sono già entrate in azione. L’area è stata ispezionata, i rifiuti catalogati, e sono in corso verifiche per risalire agli autori del gesto. Le indagini non sono semplici, ma non è la prima volta che a Castellamonte si cerca di individuare chi offende il paesaggio con i propri scarti. In passato, la collaborazione tra il Comune – guidato da Palazzo Antonelli – la polizia locale diretta dal comandante Marco Maggio e le guardie ambientali ha già portato alla sanzione di più trasgressori. Un lavoro che prosegue tra burocrazia e ostacoli, ma che ha dimostrato che identificare i responsabili è possibile, se c’è determinazione e rete tra cittadini e istituzioni.
Abbandono rifiuti
Perché il punto, oggi, non è solo punire. È prevenire. È educare. È non arrendersi all’idea che tutto sia perduto. L’abbandono dei rifiuti non è una fatalità: è una scelta deliberata di chi preferisce il proprio comodo al rispetto per gli altri. Chi abbandona oggetti ingombranti in un campo, ai piedi di una cappella, accanto a un fiume o a un cimitero, sta scegliendo di colpire il bene comune.
Ecco perché serve di più. Serve che ogni cittadino si senta parte attiva, non solo spettatore scandalizzato. Serve che la denuncia non resti digitale, ma si trasformi in pressione politica, in comportamenti quotidiani virtuosi, in attenzione concreta. Serve che chi assiste a uno scarico illecito chiami i vigili, che chi vede qualcuno caricare una lavatrice in macchina con destinazione ignota si faccia domande. Serve che la rete di controllo sia ovunque, sempre, e che la vergogna sociale arrivi prima della multa.
Perché dietro un sacco nero gettato di notte può esserci una storia di pigrizia, di ignoranza, ma anche di arroganza. E contro l’arroganza non bastano le multe: serve una cultura del rispetto che parta da scuola, da casa, dalla comunità.
A Castellamonte questa cultura esiste, resiste e si organizza. Lo dimostra la velocità con cui l’ultimo episodio è stato denunciato, la prontezza dell’intervento delle autorità, l’eco raccolta online. Eppure, non basta ancora. Ogni nuovo cumulo di rifiuti è una ferita aperta, un segnale che qualcosa ancora non funziona.
E allora la vera sfida è non abituarsi. Non dire “succede ovunque”. Non chiudere gli occhi. Fare di ogni sacco abbandonato una battaglia, e di ogni angolo del paese un presidio di civiltà. Solo così il Canavese potrà tornare a respirare la bellezza che merita.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.