Volontari trovano rifiuti tossici nel Parco del Po: "Chi ha ridotto così il nostro fiume?"

Una discarica illegale di batterie al litio, marchiate Sony, è stata rinvenuta nel territorio del Parco del Po, nel comune di San Sebastiano, a pochi passi dal fiume. A fare l’amara scoperta non è stata un’autorità ambientale né un organo ispettivo, ma un gruppo di semplici cittadini che da anni dedica tempo ed energie alla cura del territorio: gli amici di VOLONTÀ VERDE.

«Abbiamo trovato batterie al litio buttate come se fossero foglie secche – raccontano – a pochi metri dall’acqua». Il ritrovamento è avvenuto durante il sopralluogo seguito alla giornata di raccolta del 7 giugno. Una giornata nata con tutt’altri obiettivi, dopo l’alluvione degli scorsi 16 e 17 aprile che ha sommerso le rive del Po con detriti e plastica.

Il gruppo, come sempre, ha unito il lavoro alla bellezza: plastiche, frammenti, rifiuti sparsi ovunque. Tutto raccolto. «È stato un bel pomeriggio – dicono – abbiamo lavorato insieme, abbiamo condiviso la fatica e anche una merenda ricca, fatta di chiacchiere e buonumore. Il Po ci ha ringraziati».

Ma la scoperta delle batterie ha rovinato quel finale dolce. Il rischio ambientale è concreto: le batterie al litio, se disperse nell’ambiente, possono contaminare acqua e suolo, sprigionando metalli pesanti. "Chi ha potuto fare un danno simile? Chi ha scaricato nel cuore del parco naturale un carico potenzialmente tossico, infischiandosene della salute pubblica?"

La segnalazione è stata inviata alle autorità competenti. Sono in corso le indagini per individuare i responsabili. Intanto VOLONTÀ VERDE rilancia il suo appello: «Non possiamo fare tutto da soli, ma insieme possiamo cambiare le cattive abitudini. Insieme possiamo essere una forza importante.»

E danno già appuntamento a settembre, perché, dicono, «la natura non si salva da sola. Ma neppure noi, senza la natura, possiamo salvarci.»