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05 Giugno 2025 - 19:08
Sola a 84 anni, ma non dimenticata: i carabinieri le portano una torta e un abbraccio
Aveva detto poche parole, in tono sommesso, con la delicatezza di chi è abituato a non chiedere nulla. “Il 5 giugno compio 84 anni. Sarò sola, come sempre.” Lo aveva raccontato tre settimane fa a due carabinieri durante un servizio di prossimità antitruffa dedicato agli anziani. Una frase sfuggita quasi per caso, mentre i militari parlavano di sicurezza, truffe e attenzioni quotidiane. Ma loro, due giovani carabinieri della stazione di Monforte d’Alba, non se la sono dimenticata.
E così, nel giorno in cui tutta l’Italia festeggia il 211° anniversario dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri, a Monforte è andata in scena una celebrazione diversa, silenziosa, fatta di umanità e rispetto. I due militari si sono presentati a casa della signora con una torta, delle candeline e un sorriso vero. Nessun proclama, nessuna cerimonia: solo la volontà di esserci.
La donna ha aperto la porta incredula. Non se lo aspettava, forse non ci sperava più. Poi ha sorriso, ha spento le candeline non da sola ma con qualcuno accanto, e quegli 84 anni – portati tra silenzi e assenze – sono sembrati per un attimo più leggeri. Le foto dell’incontro, rese pubbliche dal Comando provinciale di Cuneo, mostrano sorrisi sinceri, occhi lucidi e un piccolo tavolo diventato luogo di festa.
Il gesto dei carabinieri è la conferma di quanto il servizio non si misuri solo in interventi e divise, ma anche in presenza, ascolto e memoria. Hanno ricordato una data che per molti era solo un numero. Hanno dimostrato che proteggere significa anche prendersi cura, riconoscere la solitudine e decidere di riempirla con un gesto.
Il sindaco del paese è stato informato. I vicini hanno applaudito sottovoce. E la signora, tra una fetta di torta e una battuta, ha detto solo:
“È il compleanno più bello da quando sono rimasta sola. È la prima volta che mi sento vista.”
Quella frase vale più di mille servizi, più di ogni cerimonia. Perché difendere è anche restituire dignità a chi la vita ha lasciato indietro, senza clamore, ma con dedizione.
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