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Cronaca

Tragedia a Brandizzo: giovane ingegnere trovato senza vita

La comunità è sotto shock per la scomparsa di Mauro Mosca. Aveva 45 anni, era un professionista esemplare, un padre e un marito molto presente

Tragedia a Brandizzo: giovane ingegnere trovato senza vita

Mauro Mosca aveva solo 45 anni

Una notizia che paralizza il cuore. Che ferma il fiato. Che lascia impietriti, incapaci di comprendere, di spiegare. Mauro Mosca, 45 anni, giovane ingegnere civile, marito e padre devoto, è stato trovato senza vita nella sua casa di Brandizzo, nella serata di sabato. Ad accorgersene, intorno alle 20, è stata la moglie, Simona Coscia, che rientrando ha vissuto l’incubo che nessuno vorrebbe mai affrontare. Ha chiamato i soccorsi, ha sperato, come si spera sempre fino all’ultimo secondo, ma non c’era più nulla da fare.

Una tragedia che non trova spiegazioni. Un gesto, senza scritti e parole lasciate, senza appigli a cui aggrapparsi per tentare di decifrare il dolore. L’unico dato è la morte. E poi, attorno, un silenzio pesantissimo che ora avvolge la casa di via Volpiano, lo studio di ingegneria che Mauro con passione portava avanti, le strade di Brandizzo, l’intero Chivassese, le comunità professionali e umane che lui attraversava con garbo, educazione, competenza.

Sono stati i carabinieri di Chivasso, guidati dal Capitano Urbano Marrese, a intervenire subito insieme al 118.

I soccorsi sono purtroppo stati vani

La salma è ora a disposizione della Procura di Ivrea, presso la camera mortuaria dell’ospedale di Chivasso. Ma l’ipotesi al momento più accreditata, purtroppo, è quella del gesto anticonservativo.

E qui le parole si rompono. Perché come si racconta l’assenza di un uomo così? Di un marito e padre premuroso, che adorava le sue bambine. Di un professionista stimato, con una famiglia solidissima alle spalle. Il papà Severino e lo zio Mario, volti noti della zona, entrambi ex dirigenti di banca, ancora oggi attivissimi nella comunità: Severino in parrocchia e nella casa di riposo, Mario come presidente del Rotary Club Chivasso. La mamma, insegnante in pensione, che ha cresciuto figli brillanti e generosi.

Chi l’ha conosciuto lo descrive con una sola parola: perbene. Ed è questo, forse, il punto che brucia di più. Perché di fronte a una morte come questa, ci si interroga, si cerca un varco nel buio, una fessura da cui far passare un raggio di senso. Ma non c’è. E allora resta solo l’abbraccio, muto ma totale, di una comunità che si stringe alla famiglia Mosca, come può, con rispetto e dolore sincero.

La data dei funerali non è ancora stata fissata.

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