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27 Maggio 2025 - 16:41
Stop caccia selvaggia: il WWF lancia la mobilitazione contro il DDL Ammazza-Natura (foto di repertorio)
Un attacco frontale alla natura, travestito da riforma. Il WWF Italia scende in campo con la petizione “Stop Caccia Selvaggia”, per contrastare il DDL Ammazza-Natura, un provvedimento in fase avanzata negli uffici del Ministero dell’Agricoltura, guidato da Francesco Lollobrigida, e che potrebbe essere discusso nei prossimi Consigli dei ministri. Un testo che, secondo l’associazione ambientalista, stravolgerebbe la legge 157/92, demolendo anni di battaglie per la tutela della fauna selvatica.
Il disegno di legge prevede l’estensione della caccia a zone demaniali come spiagge, foreste e aree protette, perfino durante la stagione riproduttiva e in orari notturni, l’aumento delle specie cacciabili, e l’autorizzazione all’uso massiccio di richiami vivi: migliaia di uccelli, sottolinea il WWF, verrebbero strappati alla libertà per vivere rinchiusi in gabbie minuscole, usati come esche per i fucili.
Non solo: il rischio per l’incolumità pubblica sarebbe concreto, per chi lavora, vive o si muove nella natura, e si aprirebbero falle enormi nei controlli, lasciando spazio a bracconaggio e traffici illegali, mentre l’aumento delle munizioni al piombo aggraverebbe l’inquinamento ambientale. Il tutto, avverte il WWF, porterebbe l’Italia dritta verso una nuova procedura d’infrazione europea, la terza dall’inizio della legislatura.
“Una regressione storica”, tuona l’associazione, che chiede a tutti i cittadini di mobilitarsi ora, firmando la petizione disponibile online, per evitare che la fauna italiana venga svenduta alle lobby della caccia e delle armi.
Tra i punti critici anche le sanzioni sproporzionate previste per chi protesta in modo civile, che secondo le bozze in circolazione supererebbero le multe per chi caccia illegalmente. Una misura che, secondo il WWF, punta a zittire il dissenso ambientale, colpendo la libertà di chi si oppone pacificamente.
“Questa legge è un favore a una minoranza armata e rumorosa, ma danneggia tutti – si legge nel comunicato –. Serve un'azione collettiva, ora, per difendere il nostro diritto a vivere la natura senza paura, per garantire sicurezza, biodiversità, libertà e scienza al centro delle scelte ambientali”.
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