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“Non lasciateci in mutande!”: torna l’Aperislip per ridare dignità a chi non ha nulla

Dietro l’ironia dello slogan, una necessità reale: l’intimo nuovo è uno dei beni più difficili da donare, ma tra i più essenziali

“Non lasciateci in mutande!”

“Non lasciateci in mutande!”: torna l’Aperislip per ridare dignità a chi non ha nulla

Mutande, arte e solidarietà. Sembra uno slogan, ma è tutto vero. A Torino, venerdì 6 giugno alle ore 19, l’emporio sociale Abito accende i riflettori sulla dignità nascosta sotto i vestiti. Con la campagna “Non lasciateci in mutande”, parte ufficialmente la raccolta di biancheria intima nuova destinata a persone senza fissa dimora e famiglie in grave difficoltà economica. A fare da apripista, come da tradizione, ci sarà l’Aperislip: un evento ironico e accogliente che mescola aperitivo, arte e attivismo.

Ma perché proprio le mutande? Perché sono il capo che nessuno dona. Perché, a differenza di maglioni o pantaloni, devono essere nuove, pulite, acquistate. E perché, quando mancano, si perde più di un indumento: si perde dignità. Lo sa bene Elisa Valenti, coordinatrice del progetto, che lo ripete con forza: “Ogni gesto conta. Una mutanda nuova può cambiare la giornata, l’autostima, la sicurezza di chi non ha più nulla”.

Nel solo 2024, Abito ha distribuito 8.400 paia di mutande, acquistate grazie alle donazioni. Numeri che pesano su un progetto che ogni anno sostiene oltre 3.300 persone, offrendo più di 50.000 capi di abbigliamento, biancheria per la casa, prodotti igienici, zaini scolastici. Tutto gratuito. Tutto organizzato in uno spazio che sembra un negozio vero, con appuntamenti, camerini, tessere a punti. Perché la povertà non deve togliere la dignità, e la dignità passa anche da un paio di slip nuovi.

La serata del 6 giugno sarà impreziosita da un buffet offerto da Revello Gastronomia Srl e dalla mostra temporanea dell’artista italo-brasiliano Silvio Sartori, un tempo beneficiario di Abito, oggi pittore affermato. Le sue opere, esposte tra scaffali e stampelle, raccontano una Torino vissuta ai margini, con uno sguardo che unisce bellezza e resilienza.

Per partecipare basta portare almeno 3 paia di mutande nuove e prenotarsi con una donazione libera. Il ricavato aiuterà a coprire le spese dell’evento e a garantire mutande a chi non può permettersele. Ma l’Aperislip è solo l’inizio: nei mesi estivi la raccolta continuerà con altri eventi in città, il cui calendario sarà pubblicato su www.progettoabito.org e sui social del progetto.

Abito, realtà della Società di San Vincenzo de Paoli – Consiglio Centrale di Torino, è molto più di un luogo dove si distribuiscono vestiti. È un presidio di comunità, un luogo dove si costruisce autonomia, rispetto, fiducia. Un gesto semplice, come donare un paio di mutande, qui può diventare un ponte tra chi ha troppo e chi ha troppo poco. E se c’è un modo per cambiare le cose con leggerezza, ironia e concretezza, questo è uno di quelli.

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