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Ultime ore di voto a Cafasse, Cascinette d’Ivrea e Ozegna: affluenza in crescita e sfide all’ultimo voto nei piccoli Comuni del Torinese

Sfide generazionali, liste inedite e percentuali in salita: urne aperte fino alle 15 per oltre 5.000 cittadini chiamati a scegliere il sindaco. Poi via allo spoglio

Ultime ore di voto a Cafasse, Cascinette d’Ivrea e Ozegna

Ultime ore di voto a Cafasse, Cascinette d’Ivrea e Ozegna: affluenza in crescita e sfide all’ultimo voto nei piccoli Comuni del Torinese

Urne ancora aperte, tensione in aumento e occhi puntati sui piccoli Comuni del Torinese che oggi chiuderanno la loro tornata elettorale per scegliere il nuovo sindaco. Sono Cafasse, Cascinette d’Ivrea e Ozegna i tre paesi chiamati al voto in questa tornata amministrativa, con uno scenario tutt’altro che scontato. Lo spoglio inizierà nel primo pomeriggio e già nelle prossime ore si conosceranno i nomi dei nuovi primi cittadini. Se ci sarà un pareggio, si tornerà alle urne domenica 8 e lunedì 9 giugno, in concomitanza con i referendum.

Secondo i dati aggiornati a ieri sera, domenica 25 maggio, l’affluenza ha registrato un buon andamento: Ozegna in testa con il 60%, un dato sorprendente se si pensa che alle scorse elezioni si presentò una sola lista. Questa volta, invece, a sfidarsi sono due volti noti del panorama locale: Federico Pozzo, 28 anni, attuale vicesindaco e candidato sindaco con la lista «Trasparenza e Futuro», e Rosella Bartoli, 60 anni, già consigliere, assessore e vicesindaco, alla guida di «Ozegna punto a capo». Due generazioni e due visioni diverse per un paese che, dopo anni di monotonia elettorale, torna a respirare competizione politica vera.

Votazioni a Ozegna

A Cascinette d’Ivrea, l’affluenza si è fermata ieri al 46,5%, ma resta alta l’attesa per uno dei confronti più articolati, con ben tre candidati in corsa. Da una parte Antonio Ferrari, 64 anni, con la lista «Squadra Canavese-Cascinette d’Ivrea Futura». Dall’altra, il giovanissimo Andrea Breccolotti, 22 anni, con «Cascinette Tricolore», simbolo di un cambio generazionale che punta a coinvolgere nuovi elettori. In mezzo, il 64enne Marco Menaldino, con la lista «Cascinette Domani», che porta sul tavolo esperienza e radicamento nel territorio. Una partita a tre che potrebbe giocarsi sul filo dei voti e riservare sorprese fino all’ultimo scrutinio.

A Cafasse, dove ha votato finora il 45,1% degli aventi diritto, si sfidano due candidati dalla lunga militanza in consiglio comunale: Rinaldo Scarano, classe 1981, già assessore per due mandati e capogruppo di opposizione fino al 2024, guida la lista «Costruiamo il futuro». Contro di lui Carlo Oddi, classe 1975, consigliere di minoranza fino allo scorso anno, alla testa della lista «Conta su di noi». Anche qui, la corsa si preannuncia serrata, con il risultato che potrebbe ribaltare gli equilibri politici del paese.

Complessivamente sono poco più di 5.000 i cittadini coinvolti in questa tornata elettorale, ma i numeri piccoli non tolgono valore alla competizione: in ballo non c’è solo una fascia tricolore, ma il governo diretto di comunità coese, attente e spesso molto partecipi. In attesa dei risultati, cresce l’attenzione anche da parte delle forze politiche provinciali, che osservano questi voti come termometro locale di umori e tendenze in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

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