Cerca

Gassino Torinese

Emergenza abitativa a Gassino: sfratti, alloggi vuoti e donne sole al centro del presidio sociale

L’emergenza casa a Gassino è sociale prima ancora che edilizia. Il presidio prova a tenerla sotto controllo

Emergenza abitativa a Gassino

Emergenza abitativa a Gassino: sfratti, alloggi vuoti e donne sole al centro del presidio sociale (foto di repertorio)

Sono storie che si ripetono, spesso in silenzio, e finiscono sulle scrivanie del presidio sociale per l’emergenza abitativa, il tavolo permanente attivato dal Comune a inizio anno, che tornerà a riunirsi oggi, venerdì 23 maggio.

Dietro ogni incontro, casi reali, difficoltà crescenti e poche soluzioni immediate. E proprio per questo l’Amministrazione comunale, insieme a enti, parrocchie e servizi del territorio, ha deciso di rafforzare il coordinamento e agire su più fronti: dal recupero degli alloggi popolari non agibili, alla creazione di un “punto donna”, fino all’ipotesi di un tavolo dedicato agli anziani.

“Non possiamo limitarci a gestire le emergenze. Serve costruire una rete strutturata, stabile, concreta”, sottolinea la vicesindaca Gabriella Brusato, che guida il lavoro del tavolo e rilancia l’obiettivo: trovare risposte rapide e dignitose per chi resta indietro, senza casa e senza protezione.

Il presidio sociale per l’emergenza abitativa è stato istituito tra febbraio e marzo 2025 e si riunisce ogni mese e mezzo, coinvolgendo Comune, servizi sociali, parrocchie, associazioni e operatori del territorio. L’idea non è solo quella di fronteggiare singole criticità, ma di costruire una cabina di regia permanente che possa tenere insieme i diversi attori in gioco e anticipare i bisogni.

“Il tema casa è strettamente legato a quello del lavoro. Nella maggior parte dei casi, chi si trova a rischio sfratto è una donna separata, con figli, senza un contratto stabile e senza un garante. In queste condizioni, anche l’accesso all’affitto diventa impossibile”, continua Brusato.

Un primo intervento concreto è arrivato lo scorso mese, grazie alla disponibilità della parrocchia. “Don Carlo ha messo a disposizione un alloggio, oggi già assegnato a una famiglia. È l’unico che abbiamo avuto a disposizione”.

Ma c’è un altro nodo da sciogliere: gli alloggi popolari liberi ma non agibili. A Gassino ce ne sono diversi, ma richiedono interventi di ristrutturazione. “Stiamo lavorando con Atc per capire se possiamo collaborare e accelerare i lavori di riqualificazione, così da renderli presto assegnabili”.

Accanto al tema abitativo, emergono altri segnali di fragilità: la condizione femminile e la terza età. L’Amministrazione sta valutando la creazione di un “punto donna”, un luogo fisico o simbolico di ascolto e orientamento, per intercettare le situazioni di vulnerabilità legate a precarietà economica, isolamento sociale, difficoltà relazionali. Allo stesso tempo, si ragiona su un tavolo tematico dedicato agli anziani, spesso soli, in case inadeguate o difficili da sostenere economicamente.

L’obiettivo è dare continuità e concretezza a un lavoro che finora ha agito caso per caso, ma che ora vuole strutturarsi. “Chi arriva al presidio ha già provato tutto: i parenti, i privati, i servizi. Quello che manca è una rete che funzioni prima che sia troppo tardi. A Gassino non ci accontentiamo di reagire. Vogliamo anticipare, costruire risposte prima che la situazione esploda. E per farlo serve il contributo di tutti”, conclude.

La vicesindaca Gabriella Brusato

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori