Cerca

Salute

Ozempic: il farmaco miracoloso che fa dimagrire, ma invecchia il volto?

Celebrità e utenti comuni raccontano i rischi estetici del dimagrimento rapido: tra "Ozempic face", "Ozempic mouth" e "Ozempic teeth", la corsa alla magrezza ha un prezzo visibile

Ozempic: il farmaco miracoloso

Ozempic: il farmaco miracoloso che fa dimagrire, ma invecchia il volto?

Cosa saremmo disposti a sacrificare per entrare in una taglia in meno? È la domanda che emerge impietosa davanti al crescente uso – spesso fuori prescrizione – di Ozempic, il farmaco a base di semaglutide nato per i pazienti con diabete di tipo 2 e oggi sempre più diffuso tra chi cerca un dimagrimento rapido. Ma dietro il fascino della “pillola magica” si celano effetti collaterali inquietanti, capaci di lasciare sul volto segni profondi. Letteralmente.

Negli Stati Uniti è diventato un fenomeno virale, sdoganato da celebrità come Sharon Osbourne e Rebel Wilson, che hanno raccontato pubblicamente i loro percorsi con Ozempic. La trasformazione fisica è evidente, ma il prezzo estetico è spesso sottovalutato. Si parla di “Ozempic mouth”, “Ozempic face” e, più recentemente, persino di “Ozempic teeth”: sintomi legati alla perdita rapida e drastica del grasso sottocutaneo, che comporta un invecchiamento precoce e visibile, con guance svuotate, rughe marcate, mandibole accentuate e un’espressione stanca e cadente.

Il dottor Guido Cornegliani, chirurgo plastico e direttore sanitario della Clinica Forma di Milano, spiega che «quando si dimagrisce troppo in fretta, il volto non ha il tempo di adattarsi». Le aree più colpite sono le guance, la zona mandibolare e il contorno occhi, che perdono sostegno strutturale. Il risultato? Un viso “vuoto”, che spesso spinge chi ha fatto ricorso al farmaco a cercare correzioni tramite filler, biostimolazione o tecnologie non invasive per ripristinare la freschezza perduta.

Cosa siamo disposti a sacrificare per dimagrire?

Ma non è tutto. Negli ultimi mesi sono aumentate le segnalazioni di pazienti che lamentano problemi ai denti: rotture, dolori mandibolari, gengiviti, tanto che alcune testate americane parlano ormai anche di “Ozempic teeth”. La correlazione scientifica tra l’assunzione del farmaco e i danni dentali non è ancora completamente accertata, ma il dibattito è aperto e il timore crescente. L’ipotesi più accreditata è che la nausea prolungata, la secchezza delle fauci e il vomito ricorrente, effetti collaterali noti della semaglutide, contribuiscano a danneggiare lo smalto e le mucose.

A tutto questo si aggiunge la pressione sociale. I social media, TikTok in testa, sono invasi da video prima e dopo, promesse miracolose, testimonial con corpi scolpiti e zero menzioni sugli effetti collaterali. Una narrazione tossica che riduce la salute a una questione di taglia e la bellezza a una rincorsa senza tregua. Un cocktail pericoloso, soprattutto tra i più giovani.

Eppure, basterebbe fermarsi a un dato elementare: Ozempic non è nato per dimagrire, ma per aiutare i diabetici a tenere sotto controllo la glicemia. Il suo principio attivo – la semaglutide – agisce sul senso di sazietà e rallenta lo svuotamento gastrico, con l’effetto collaterale (non l’obiettivo!) di ridurre l’appetito. Per i pazienti diabetici, è un alleato prezioso. Ma per chi lo assume senza necessità clinica, sotto la spinta di ideali estetici distorti, può trasformarsi in un’arma a doppio taglio.

La perdita di peso non è sempre sinonimo di salute. Soprattutto quando è accelerata da farmaci pensati per altre patologie. La bellezza autentica passa anche attraverso la consapevolezza del proprio corpo, della propria età, della propria storia. E soprattutto, attraverso un’idea di benessere che non coincida con il numero sulla bilancia.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori