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Incendio al traforo del Frejus: tir in fiamme, tunnel chiuso per ore

Chiusura temporanea del traforo del Frejus per un principio d'incendio causato dal surriscaldamento dei freni di un tir

Incendio al traforo

Incendio al traforo del Frejus: tir in fiamme, tunnel chiuso per due ore

Un principio d’incendio ha interrotto la circolazione al traforo del Frejus nelle prime ore del mattino di giovedì 22 maggio 2025, provocando un blocco temporaneo della viabilità e creando disagi a una delle arterie più importanti del traffico transalpino tra Italia e Francia. L’allarme è scattato intorno alle 6:30, quando un tir in transito ha iniziato a sprigionare fumo e fiamme a causa di un surriscaldamento dell’impianto frenante. La situazione è rapidamente degenerata, rendendo necessario l’intervento urgente dei vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area in tempi record.

Secondo quanto ricostruito dalle squadre di soccorso, il conducente del mezzo pesante avrebbe avvertito un calo nella capacità di frenata poco prima dell’ingresso al tunnel. Poco dopo, le alte temperature sviluppatesi nell’impianto frenante hanno innescato un principio d’incendio, con emissioni di fumo visibili sia nel tunnel sia nella zona antistante l’imbocco italiano. Fortunatamente, il mezzo si trovava ancora in prossimità dell’ingresso e l’autista ha avuto la prontezza di fermarsi prima di entrare nel tratto più lungo del tunnel, scongiurando il rischio che l’incendio si propagasse al suo interno.

I vigili del fuoco, giunti sul posto in pochi minuti con mezzi antincendio specializzati, sono riusciti a domare le fiamme prima che potessero causare danni strutturali o coinvolgere altri veicoli. Nessuna persona è rimasta ferita e non si sono registrati intossicati, ma l’episodio ha comunque comportato la chiusura del traforo per circa due ore, con ripercussioni sulla circolazione dei mezzi pesanti in particolare.

Principio d'incendio blocca la circolazione stradale

La gestione dell’emergenza è stata efficace, e ha permesso la riapertura al traffico in tempi contenuti. Ma il caso ha riacceso i riflettori sul tema della manutenzione dei veicoli industriali e sulla sicurezza all’interno delle infrastrutture stradali di collegamento tra i due versanti alpini. Il traforo del Frejus, che collega Bardonecchia (TO) a Modane, è una delle arterie più trafficate del corridoio transfrontaliero e rappresenta un’infrastruttura chiave per il trasporto merci su gomma tra l’Italia e l’Europa centrale.

L’incidente di oggi assume particolare rilevanza anche alla luce di quanto accadrà nei prossimi mesi: dal 1° settembre al 12 dicembre 2025, il traforo del Monte Bianco resterà chiuso per lavori di manutenzione, costringendo una quota significativa del traffico pesante a spostarsi proprio sul Frejus. Questo aumento del volume di veicoli in transito renderà ancora più urgente un’attenta pianificazione logistica e una vigilanza costante sulla sicurezza, sia in termini di infrastruttura sia in relazione allo stato dei mezzi.

Il rogo domato oggi è, fortunatamente, rimasto circoscritto e non ha avuto conseguenze gravi, ma episodi simili in un contesto più interno al tunnel potrebbero avere esiti ben più drammatici, come la storia purtroppo insegna. Per questo motivo, il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e la reattività degli operatori del traforo sono stati determinanti: un esempio virtuoso di coordinamento tra gestori, autorità e forze di emergenza, che ha evitato conseguenze potenzialmente devastanti.

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