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Grandine e pioggia torrenziale sul Basso Canavese: Strambino, Mazzè e Candia tra i comuni più colpiti dal nubifragio del 21 maggio (FOTO&VIDEO)

Una violenta ondata temporalesca ha investito il Canavese nella serata di mercoledì, lasciando dietro di sé danni e paura. A Mazzè chicchi di grandine fino a 3 cm. Colpiti anche Airasca, Pinerolo e il Biellese.

Grandine e pioggia

Grandine e pioggia torrenziale sul Basso Canavese

Un cielo plumbeo, poi il boato, infine la grandine. Mercoledì 21 maggio 2025, intorno alle 20:10, il Basso Canavese è stato investito da un violento nubifragio accompagnato da forti grandinate, che ha colpito con particolare intensità i comuni di Strambino, Mazzè e Candia Canavese, lasciando a terra strade allagate, tetti colpiti e alberi danneggiati.

Le immagini e le testimonianze arrivate da Casale di Mazzè raccontano una scena quasi surreale: chicchi di grandine grossi come palline da ping pong, con diametri fino a 3 centimetri, che hanno martellato tetti, parabrezza e colture. Una tempesta breve ma potentissima, che ha messo a dura prova anche i centri urbani, con tombini saltati e strade trasformate in torrenti.

A Mazzè, in particolare, la grandinata è stata definita tra le più intense degli ultimi anni, con decine di segnalazioni di danni a serramenti, orti e veicoli. A Strambino, pioggia battente e raffiche di vento hanno creato disagi alla circolazione, mentre a Candia si segnalano campi agricoli danneggiati e difficoltà nella raccolta delle acque meteoriche.

Non solo Canavese: nella stessa fascia oraria, forti temporali hanno interessato l’Alto Canavese e il Pinerolese, con il nubifragio tra Airasca e Pinerolo visibile addirittura da None, tra lampi continui, scrosci d’acqua e improvvisi cali di temperatura. Le celle temporalesche, spinte da un flusso instabile in quota, si sono spostate rapidamente ma con un’intensità devastante.

La grandine ha colpito anche il Biellese, in particolare il comune di Andorno Micca, dove in pochi minuti si è formato un tappeto bianco che ha imbiancato le strade come in un’improvvisa nevicata di primavera. Le prime stime dei danni sono in corso, ma si temono ripercussioni per il comparto agricolo, già provato dalle condizioni instabili di queste settimane.

I vigili del fuoco e le squadre di protezione civile sono intervenuti in più punti per verifiche, prosciugamenti e messa in sicurezza di rami e coperture pericolanti. In molti comuni si contano i danni e si guarda con preoccupazione alle prossime perturbazioni, attese già nel weekend.

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