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Torino, approvate le linee guida contro morosità e evasione: niente licenze a chi non paga Imu e Tari

La Giunta comunale introduce un collegamento tra il rilascio di autorizzazioni e la regolarità dei tributi locali. L’obiettivo: contrastare l’evasione e tutelare la concorrenza leale

Torino, approvate le linee guida contro morosità e evasione

L'assessora al Bilancio Gabriella Nardelli

Stop a licenze, autorizzazioni e rinnovi per chi è in debito con il Comune. La Giunta comunale di Torino ha approvato oggi, lunedì 20 maggio, le nuove linee guida per il contrasto alla morosità e alla prevenzione dell’evasione relative ai tributi locali, con un’attenzione particolare a Imu e Tari.

La delibera, proposta dall’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli, prevede che il rilascio, il rinnovo e la permanenza in esercizio di licenze, concessioni, autorizzazioni e Scia (Segnalazioni certificate di inizio attività) legate ad attività commerciali e produttive, siano subordinati alla regolarità del pagamento dei tributi locali.

“Lo scopo – si legge nella nota ufficiale – è duplice: da un lato evitare situazioni di concorrenza sleale tra operatori economici, dall’altro contribuire al recupero della morosità che grava sul bilancio comunale”.

La misura sarà applicata in modo graduale e proporzionato. La soglia del debito oltre la quale un’impresa sarà considerata irregolare verrà stabilita di anno in anno con apposita deliberazione della Giunta comunale, tenendo conto del contesto economico e sociale e dell’andamento complessivo degli importi inevasi. Saranno previste anche procedure per concordare piani di rientro del debito, così da evitare penalizzazioni eccessive per le imprese in temporanea difficoltà.

Il provvedimento si inserisce nel più ampio piano di rafforzamento degli strumenti per contrastare l’evasione fiscale a livello locale, e punta a incrociare i dati tributari con quelli amministrativi, per aumentare l’efficacia delle verifiche.

La delibera approvata oggi dalla Giunta passerà ora al vaglio del Consiglio comunale, nelle prossime sedute. Se confermata, rappresenterà un cambio di passo concreto nella gestione del rapporto tra tributi locali e attività economiche, introducendo un principio semplice ma incisivo: chi beneficia del territorio, deve anche contribuire in modo regolare e trasparente.

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