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Moria di carpe a Candia, il Comune prende posizione: "Tutto sotto controllo!"

Il sindaco rompe il silenzio dopo le polemiche online: “Falsità, toni offensivi e numeri inventati. I dati ufficiali arriveranno, ma la situazione è sotto controllo. Nessun rischio per la salute e il lago non è inquinato.”

Moria di carpe a Candia

Moria di carpe a Candia, il Comune prende posizione: "Tutto sotto controllo!"

Il Comune di Candia Canavese prende posizione, e lo fa con decisione. Dopo le numerose ricostruzioni apparse negli ultimi giorni sui social e sui media locali in merito alla moria di carpe nel lago, il sindaco interviene pubblicamente con un post sulla pagina ufficiale del Comune per smentire quanto definisce “toni volutamente offensivi, fuorvianti e falsi” circolati su Facebook e successivamente rilanciati da alcune testate locali.

Secondo quanto riportato nel post, l’intenzione iniziale dell’amministrazione era quella di diffondere un comunicato congiunto con Città Metropolitana di Torino, una volta completati gli accertamenti da parte di ARPA, ASLTO4 e Istituto Zooprofilattico. Tuttavia, l’escalation mediatica provocata da post virali avrebbe spinto il sindaco a rompere il riserbo per difendere l’operato del Comune e ristabilire la verità dei fatti.

“Primo: le carpe morte non sono due tonnellate. Forse due quintali”, chiarisce subito, smentendo categoricamente una delle informazioni più circolate. Il fenomeno – precisa – è limitato alla sola specie Cyprinus carpio, e non ha coinvolto altre varietà ittiche, fattore che ha permesso agli esperti di escludere fin da subito un inquinamento delle acque.

L’ARPA Piemonte, intervenuta sul posto insieme a tecnici ASL, ha infatti eseguito prelievi direttamente nel lago, senza riscontrare alcuna anomalia ambientale. Non è stata emessa nessuna ordinanza di divieto né da parte dell’ARPA né da parte dell’ASL, a conferma del fatto che non esistono rischi sanitari o ambientali legati alla fruizione del lago.

Il sindaco racconta anche la cronologia degli interventi: domenica, ricevuta la segnalazione da parte di cittadini definiti “veramente a cuore del lago e del senso civico”, ha immediatamente avvisato per iscritto gli enti competenti. Lunedì mattina, l’incontro sul posto con gli organi tecnici e la raccolta di esemplari inviati per le analisi presso lo Zooprofilattico. Le ipotesi più probabili, non ancora ufficializzate, rimandano a fenomeni naturali già noti e avvenuti in altri specchi d’acqua, come il Lago di Viverone e il Lago di Lugano, dove episodi simili si sono verificati in concomitanza.

Nel mirino del primo cittadino c’è anche l’autore di un post definito “diffamatorio”, contro cui il Comune ha dato mandato a un legale per tutelarsi nelle sedi opportune, ritenendo che il contenuto abbia procurato allarmismo ingiustificato e danneggiato l’immagine dell’amministrazione e degli enti coinvolti.

Il post si chiude con parole chiare: nessuna frattura tra gli enti, anzi totale sinergia, e l’annuncio che, come previsto, verrà diffuso un comunicato ufficiale congiunto alla conclusione delle analisi. Mi scuserà Città Metropolitana – conclude il sindaco – se ho scelto di intervenire anticipatamente, ma era doveroso rassicurare i cittadini e difendere la verità da chi ha strumentalizzato il fenomeno per polemica personale.

Una presa di posizione netta, che rivendica trasparenza e rapidità d’azione, chiedendo rispetto per il lavoro degli enti preposti e una narrazione dei fatti basata su dati, non su clamori digitali.

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