Cerca

Agricoltura

Chivasso, emergenza Popillia Japonica: parte il piano regionale per contenere l’insetto

Dal 19 maggio scattano trappole selettive nelle aree più esposte, monitoraggi settimanali e una rete di collaborazione tra Regione Piemonte, IPLA e Comune. Obiettivo: fermare la corsa del coleottero giapponese prima che sia troppo tardi

Chivasso

Chivasso, è emergenza Popillia Japonica: parte il piano regionale per contenere l’insetto che minaccia l’ambiente e l’agricoltura

Nel verde ordinato del Piemonte, tra i filari e i giardini di Chivasso, si nasconde un nemico che pochi conoscono ma che fa paura agli esperti: la Popillia Japonica, un coleottero originario del Giappone, minuscolo e coriaceo, sta mettendo a rischio l’ecosistema locale e i raccolti agricoli, minacciando colture, piante ornamentali e spazi verdi urbani. Il 19 maggio 2025 segna l’inizio ufficiale del piano d’azione elaborato dal settore fitosanitario della Regione Piemonte, insieme ai servizi tecnico-scientifici e con la collaborazione dell’IPLA. Un piano concreto, mirato e urgente, che parte da Chivasso ma riguarda tutti.

La strategia 2025 si fonda su due tipi di trappole intelligenti. Le prime sono le “attract and kill”, dispositivi a forma di ombrello che rilasciano feromoni attrattivi e presentano reti impregnate di insetticida: attirano l’insetto e lo eliminano. Queste trappole verranno installate nelle aree più vulnerabili all’espansione del coleottero, dove la pressione ambientale è più alta. Non ovunque: la distribuzione sarà selettiva, per concentrare le risorse nei punti strategici e creare un fronte di contenimento.

Il secondo strumento è rappresentato dalle trappole a cattura massale, più semplici ma fondamentali per il monitoraggio costante della popolazione dell’insetto. I dati raccolti serviranno a disegnare le curve di volo, aggiornate ogni settimana sul sito della Regione Piemonte, per permettere un controllo dinamico della situazione e tarare le contromisure.

Nel frattempo, l’invito ai cittadini è uno solo: niente iniziative autonome. L’uso indiscriminato di trappole fai-da-te rischia di aggravare il problema, attirando molti coleotteri senza eliminarli del tutto e causando danni alle piante vicine. Per questo è stato distribuito l’opuscolo “Popillia che fare”, una guida chiara con istruzioni pratiche, suggerimenti di comportamento e consigli per riconoscere l’insetto e agire correttamente.

La battaglia è scientifica, ambientale ma soprattutto collettiva. Serve il contributo di tutti: agricoltori, giardinieri, enti pubblici e cittadini comuni. E il Comune di Chivasso, con sede in Piazza Gen.le C.A. Dalla Chiesa 8, è tra i primi a rispondere presente, offrendo supporto informativo, canali di comunicazione e disponibilità logistica. Una mobilitazione civica e istituzionale che può fare la differenza.

La Popillia Japonica non è visibile a occhio nudo, ma lascia segni evidenti: foglie scheletrate, fiori divorati, radici danneggiate. Ogni estate la sua pressione aumenta, favorita dal clima mite e dall’assenza di predatori naturali. Fermarla ora significa proteggere la biodiversità, salvaguardare l’agricoltura locale e difendere la bellezza dei paesaggi piemontesi.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori