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Mattarella in Piemonte: un viaggio tra cultura e diplomazia per affrontare le sfide del futuro

Dall’Ilo al confronto con il mondo accademico, il Presidente della Repubblica fa tappa a Torino e alla Reggia di Venaria per riaffermare il valore del sapere, del dialogo e del patrimonio culturale italiano

Mattarella a Venaria Reale

Mattarella in Piemonte: un viaggio tra cultura e diplomazia per affrontare le sfide del futuro

Una giornata che non è solo cerimoniale, ma profondamente politica e simbolica, quella che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si appresta a vivere venerdì 16 maggio tra Torino e Venaria Reale. Una visita pensata per valorizzare il Piemonte come snodo strategico della cultura, del sapere e della cooperazione internazionale, in un momento in cui l’Italia ha bisogno di credere nella forza della conoscenza per affrontare le sfide del futuro.

L’agenda del Capo dello Stato è fitta sin dal mattino. Il suo atterraggio è previsto alle 10 all’aeroporto di Caselle, e da lì sarà trasferito a Torino per raggiungere l’International Training Center dell’Ilo, in viale Maestri del Lavoro. L’Ilo—organismo dell’ONU che si occupa di lavoro e diritti sociali—ospiterà Mattarella in un incontro che pone l’accento sulla diplomazia del lavoro: un tema centrale nell’epoca delle grandi transizioni, tra intelligenza artificiale, flussi migratori e riforme del welfare.

Ma è nel pomeriggio che la visita assumerà toni istituzionali e culturali ancora più marcati. A Venaria Reale, uno dei gioielli barocchi del sistema sabaudo, Mattarella sarà accolto dal presidente della Regione Alberto Cirio, dal presidente della Reggia Michele Briamonte, dalla direttrice Chiara Teolato e dal sindaco Fabio Giulivi. La Reggia non è solo uno scenario sontuoso: rappresenta la rinascita di un patrimonio architettonico che oggi dialoga con la modernità, accogliendo eventi scientifici, mostre e iniziative di alto profilo.

Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica Italiana

Alle 16 si terrà l’incontro privato con il mondo accademico e scientifico torinese, trasmesso in diretta streaming per permettere anche al pubblico di seguirne i contenuti. Un appuntamento delicato e altamente simbolico, che vedrà tra i protagonisti la senatrice a vita Elena Cattaneo, farmacologa di fama internazionale. Il suo intervento, incentrato sulla ricerca sulle cellule staminali e sulla malattia di Huntington, porterà al centro dell’attenzione i progressi della scienza italiana e la necessità di tutelarne l’indipendenza e il finanziamento.

Sempre nel pomeriggio, Mattarella prenderà parte all’inaugurazione del 240° anno accademico dell’Accademia di Agricoltura di Torino, una delle più antiche d’Europa. Un appuntamento che unisce tradizione e innovazione, in un momento in cui i temi della sostenibilità, dell’agricoltura rigenerativa e dell’adattamento climatico sono più attuali che mai. Prima di questo evento, visiterà anche l’Accademia di Medicina di Torino, dove il presidente Giancarlo Isaia gli presenterà le attività dedicate alla divulgazione scientifica e alla tutela del patrimonio librario e artistico medico della città.

La visita, nonostante il suo rilievo, non prevede momenti di saluto pubblico. Per motivi di sicurezza e per la necessità di rientrare a Roma entro la serata, il Presidente non farà tappa in piazza della Repubblica né parteciperà ad eventi aperti ai cittadini. Una decisione che potrà deludere i torinesi desiderosi di incontrarlo, ma che sottolinea la natura operativa e tematica di questa giornata.

Quella di Mattarella è una presenza che pesa e conta, in un territorio che ha sempre dato molto alla storia istituzionale e scientifica d’Italia. Con discrezione e fermezza, il Capo dello Stato riafferma la centralità della ricerca, del pensiero critico e della cultura come motori di progresso, in un Paese spesso travolto da emergenze e populismi. E lo fa scegliendo il Piemonte: terra di regge e laboratori, di storia e visione.

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