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Mattarella a Torino: “Il sapere è la prima frontiera della democrazia”

Una giornata intensa nel capoluogo piemontese per il Presidente della Repubblica: tra impegno internazionale e memoria della Resistenza, dialogo tra università, agricoltura e istituzioni

Mattarella a Torino

Mattarella a Torino: “Il sapere è la prima frontiera della democrazia”

È una Torino delle eccellenze e della memoria, quella che sta accogliendo oggi, 16 maggio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una giornata densa di significato e appuntamenti. Due i grandi temi: formazione e ricerca, tra le mura del prestigioso Centro internazionale di formazione delle Nazioni Unite (Itcilo), e tradizione agricola e sostenibilità, nella cornice barocca della Reggia di Venaria Reale, sede dell’Accademia di Agricoltura di Torino. Ma nel mezzo, anche un gesto di profonda intensità civile: la consegna della medaglia d’oro alla Resistenza al Comune di Rivoli, a suggellare il legame mai sopito tra il Piemonte e la storia democratica del Paese.

La mattinata si apre al Campus delle Nazioni Unite di viale Maestri del Lavoro, dove Mattarella partecipa all’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 della Turin School of Development, un’iniziativa formativa che riunisce Itcilo, Università di Torino, Politecnico e Fondazione Compagnia di San Paolo, nata per offrire master internazionali di alto livello nei settori del lavoro, dello sviluppo e della sostenibilità. Alla cerimonia, che rientra nel calendario dei 60 anni dell’Itcilo, intervengono il direttore Christophe Perrin, il ministro Gilberto Pichetto Fratin, i rettori Stefano Geuna e Stefano Corgnati, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. In un contesto segnato da sfide globali sempre più complesse, il capo dello Stato sottolinea come la formazione, il sapere e la cooperazione internazionale rappresentino “la prima frontiera della democrazia e della pace”.

Nel primo pomeriggio, Mattarella raggiungerà la Prefettura, dove consegnerà la medaglia d’oro al valor civile alla Resistenza al Comune di Rivoli, città simbolo della lotta partigiana nel Torinese. Un riconoscimento che arriva a ottant’anni dalla Liberazione e che si inserisce nel solco dell’impegno istituzionale del presidente per tenere viva la memoria repubblicana.

Alle 16, la Reggia di Venaria farà da scenografia all’altro grande evento del giorno: l’inaugurazione del 240° anno accademico dell’Accademia di Agricoltura di Torino, una delle più antiche d’Europa. Ad accogliere il Presidente, oltre a Cirio, ci saranno anche il presidente del polo culturale Michele Briamonte, la direttrice Chiara Teolato e il sindaco di Venaria Fabio Giulivi. In un’epoca in cui l’agricoltura torna al centro delle questioni strategiche – ambientali, economiche e alimentari – l’Accademia si propone come punto di riferimento scientifico e culturale nel definire il futuro del settore, dalla sostenibilità alle nuove tecnologie, dalle filiere locali alla sovranità alimentare.

Torino accoglie così Mattarella come città della conoscenza e della memoria, tra università e Resistenza, innovazione e tradizione, con il volto sobrio e profondo che le è proprio. In ogni luogo, un messaggio: solo l’educazione e la cultura possono costruire ponti tra epoche, popoli e territori.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, entra nell'aula magna del Centro di formazione internazionale delle Nazioni Unite a Torino, accolto dall’inno di Mameli, suonato da una chitarra e cantato da un gruppo di bambini del Sermig (Servizio missionario giovani) di Torino, fondato da Ernesto Olivero, amico del capo di Stato, con indosso la maglietta con la scritta “Pace”.

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