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15 Maggio 2025 - 15:41
La consigliera regionale di Italia Viva Vittoria Nallo (foto di repertorio)
Una bambina con disabilità è rimasta esclusa dalla gita scolastica della sua classe perché la pedana del pullman non funzionava. Non un imprevisto qualunque, ma l’ennesimo segnale di un sistema che lascia indietro chi ha bisogno di essere accompagnato, non abbandonato. È successo alla scuola media Palatucci di San Rocco Castagnaretta, frazione di Cuneo, dove la mancanza di un’alternativa concreta ha reso inevitabile l’esclusione. A denunciare l’accaduto è la consigliera regionale di Italia Viva Vittoria Nallo, che definisce la vicenda “inaccettabile” e promette di portare la questione in Consiglio regionale.
Secondo la ricostruzione fornita da Nallo, la scuola avrebbe cercato una soluzione dopo l’avaria del mezzo, ma non è stata trovata alcuna alternativa accessibile in tempo utile. A quel punto, il padre della studentessa – di fronte a un bivio crudele – ha deciso di rinunciare alla partenza della figlia, pur di non penalizzare il resto della classe. Una scelta che, secondo Nallo, nessun genitore dovrebbe mai essere costretto a fare. “Non può essere un padre, lasciato solo, a scegliere chi debba rinunciare: sua figlia o gli altri bambini”, ha dichiarato la consigliera, con un accento che unisce rabbia e determinazione.
Il caso, emblematico e feroce nella sua semplicità, tocca un nervo scoperto: l’inadeguatezza dei mezzi pubblici utilizzati per le attività scolastiche quando si tratta di garantire i diritti delle persone con disabilità. “È l’ennesimo episodio di esclusione ai danni di chi non ha la fortuna di salire autonomamente su un mezzo”, ha detto ancora Nallo. “Una società civile non può tollerare queste ingiustizie”.
Da madre, prima ancora che da politica, Nallo ha dichiarato di provare “rabbia e dolore”. Ma anche una ferma intenzione: chiedere un’indagine approfondita sull’accessibilità dei pullman impiegati per le gite e le attività scolastiche. Perché i diritti, quando non sono garantiti a tutti, non sono diritti. Sono privilegi travestiti da concessioni.
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