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14 Maggio 2025 - 16:48
Montanaro, bufera su asfaltatura e rotonda: salta l'incarico da 12mila euro
Con la determina n. 44/162 del 29 aprile 2025, la responsabile dell’Ufficio tecnico ritira una PROPRIA determina del 23 dicembre 2024 (n. 154/517). Un provvedimento clamoroso, una sorta di autosconfessione.
Cosa è successo? Il 23 dicembre 2024 la dirigente aveva firmato una determina con la quale affidava, per la somma complessiva di ben 11.913 euro, a un professionista di Castellamonte l’incarico di progettazione, direzione lavori, contabilità, coordinamento sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione lavori per “risistemazione rotatoria stradale di via Torino e asfaltatura tratto stradale dall’intersezione con via Fratelli Cervi”.
Ma perché affidare all’esterno la progettazione e direzione lavori di un’opera pubblica di così modeste dimensioni e difficoltà? Perché – scriveva la dirigente – all’interno del Comune “vi è una carenza quali-quantitativa di tecnici in grado di poter assolvere a tali adempimenti progettuali in quanto i tecnici in servizio non sono in possesso delle specifiche competenze tecniche per addivenire a tale progettazione”.
Il Comune di Montanaro
Così apprendiamo che – a giudizio della responsabile – che a Montanaro l’ufficio tecnico non è capace di progettare una asfaltatura e di arredare la rotonda inserendo il messaggio di benvenuto. Comunque, la dirigente affida il lavoro ad un professionista esterno per la cifra di 11.913 euro. Una cifra enorme per la progettazione ecc. di asfaltatura e sistemazione rotatoria. Basti pensare che nei cinque anni del suo primo mandato il sindaco Ponchia aveva speso complessivamente 40.000 per tutti gli incarichi di progettazione, e annessi, relativi ad un’opera delle dimensioni del bacino di laminazione da 4 milioni di euro.
Qualcosa non torna. Tant’è vero che il 31 marzo 2025 il sindaco Careri e il segretario comunale scrivono alla responsabile dell’ufficio tecnico invitandola a chiedere al professionista “una congrua riduzione delle spese tecniche”. Il 4 aprile la dirigente chiede allora lo sconto al professionista. Ma il 10 aprile il professionista risponde picche: considera concluso il rapporto con il Comune, ma gli manda una parcella da 2.950 euro per il lavoro svolto fino a quel momento.
Che, aggiunti CIPAG e IVA, fanno 3.778 euro di spesa per il Comune. Così, in seguito alla risposta negativa del professionista, la responsabile dell’ufficio tecnico è costretta a scrivere la determina del 29 aprile dalla quale siamo partiti: con la quale revoca l’incarico al professionista ma dispone di corrispondergli il compenso per il lavoro svolto, cioè 2.950 euro più CIPAG e IVA, uguale 3.778 euro. Presumibilmente buttati.
Ora immagino che il Comune provvederà ad assegnare l’incarico ad un altro professionista. A meno che nell’ufficio tecnico la dirigente si accorga che forse quel progettino sanno farlo in casa… La responsabile dell’ufficio tecnico ha preso servizio in Comune il 2 aprile 2024, chiamata a Montanaro dal sindaco Giovanni Ponchia con decreto n. 1 del 29 marzo 2024.
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