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“Oltre i ghiacciai”: il Parco Gran Paradiso racconta la crisi climatica tra scienza, memoria e consapevolezza

Nel volume presentato al Grattacielo Piemonte la montagna diventa sentinella della crisi ambientale. Un grido d’allarme ma anche un invito ad agire, prima che i ghiacciai diventino ricordi

“Oltre i ghiacciai”

“Oltre i ghiacciai”: il Parco Gran Paradiso racconta la crisi climatica tra scienza, memoria e consapevolezza

«Forse un giorno scomparirà per sempre, e gli uomini si dimenticheranno che è mai esistito». Non è una frase nata oggi, ma il pensiero scritto più di sessant’anni fa da Giacomo Guglielmetti Flemma, storico guardaparco del Gran Paradiso, di fronte al progressivo ritiro del ghiacciaio del Trajo. Una riflessione semplice e profonda, che oggi suona come una profezia avverata, e che apre idealmente il nuovo libro “Oltre i ghiacciai. Crisi climatica e nuovi equilibri nel Parco Nazionale Gran Paradiso”, presentato in anteprima mercoledì 14 maggio al Grattacielo Piemonte, sede della Regione.

Il volume, curato dal Parco Nazionale del Gran Paradiso e pubblicato da Franco Cosimo Panini, si inserisce nell’ambito dell’Anno internazionale della conservazione dei ghiacciai, proclamato dalle Nazioni Unite per il 2025. Con 172 pagine dense di immagini, dati, storie e riflessioni, il libro racconta come la crisi climatica stia mutando radicalmente l’identità fisica e biologica delle Alpi, attraverso il ritiro dei ghiacciai, la modifica della biodiversità, la trasformazione delle risorse idriche e degli equilibri ecologici.

Nel 1958 i ghiacciai del Parco erano 74. Oggi ne restano 57. La montagna si ritira, centimetro dopo centimetro, ma con una velocità che ormai non è più impercettibile. Sono i guardaparco, i botanici, i biologi, gli alpinisti a raccontarlo con precisione e con emozione, in un intreccio tra dati scientifici e testimonianze sul campo. Il Gran Paradiso si conferma così un laboratorio a cielo aperto, dove il cambiamento climatico non è una teoria, ma una realtà tangibile, misurabile, visibile.

Durante la presentazione, Mauro Durbano, presidente del Parco, ha definito il libro come «una guida, uno strumento divulgativo, ma soprattutto una testimonianza viva. Vogliamo sensibilizzare, sì, ma anche restituire un’immagine della montagna come luogo vivo, fragile, e pieno di significato». Parole rilanciate anche dall’assessore regionale allo sviluppo della montagna, Marco Gallo, che ha sottolineato quanto il Piemonte stia pagando un prezzo economico, oltre che ambientale, per la perdita di biodiversità: fino al 4,7% del PIL secondo alcune stime. Da qui, l’annuncio della nascita di un Osservatorio regionale sui Cambiamenti Climatici, pensato per affiancare scienziati e comunità locali nella lettura e nella gestione delle trasformazioni in atto.

«Nei ghiacciai si gioca una parte cruciale della sfida per la sostenibilità – ha aggiunto Gallo –. Monitorarli significa costruire una visione futura, che tenga insieme tutela, innovazione e sviluppo». Il libro non è solo un catalogo scientifico, ma una mappa emotiva e culturale che restituisce dignità e centralità a un paesaggio troppo spesso dato per scontato.

“Oltre i ghiacciai” sarà presentato anche al Salone del Libro di Torino, giovedì 15 maggio alle 18.30, nello Spazio Argento del Padiglione 2, con la presenza di alcuni autori. Un’occasione per portare il tema fuori dai confini del Parco, dentro un pubblico più vasto, affamato di verità ambientali e strumenti per orientarsi in un tempo che cambia.

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