Cerca

Riceviamo e Pubblichiamo

Groscavallo sotto accusa: la controversa strada nel Vallone di Sea divide il paese

"Controverso progetto stradale nel Vallone di Sea suscita polemiche: opposizione critica l'amministrazione per gestione incoerente e Legambiente assegna al Comune la Bandiera Nera delle Alpi"

Groscavallo sotto accusa: la controversa strada nel Vallone di Sea divide il paese

Groscavallo sotto accusa: la controversa strada nel Vallone di Sea divide il paese

Nel Valli di Lanzo si riaccende il dibattito attorno al progetto – da molti definito controverso – per la realizzazione di una strada nel Vallone di Sea, territorio fragile e paesaggisticamente unico, già teatro di dissesti idrogeologici e oggi al centro di una dura presa di posizione del gruppo di opposizione Groscavallo Cambia.

I consiglieri comunali Giuseppe Rapelli, Andrea Parodi e Antonella Murrocu denunciano una gestione amministrativa che definiscono incoerente e dannosa, sottolineando come – nonostante due fenomeni alluvionali nel 2024 e un parere negativo della Regione Piemonte – l’amministrazione Giacomelli stia proseguendo nel percorso progettuale della strada. Una scelta ritenuta incomprensibile, anche alla luce del fatto che il TAR ha sospeso i lavori in attesa della sentenza, prevista per il febbraio 2026.

La vicenda ha raggiunto un nuovo punto di tensione il 3 maggio scorso, quando Legambiente ha inserito Groscavallo tra le realtà premiate (si fa per dire) con la Bandiera Nera delle Alpi, segnalazione riservata a quei Comuni che si sono distinti per scelte giudicate retrograde e irrispettose del patrimonio ambientale. Una “medaglia al disonore” che, secondo i firmatari, colpisce non solo l’amministrazione, ma tutto il tessuto turistico e produttivo del paese, a partire da chi investe ogni giorno in accoglienza e qualità dei prodotti locali.

Di seguito, pubblichiamo integralmente la lettera.

***

Buongiorno,
ci pare opportuno informarvi su quanto è successo negli ultimi mesi a Groscavallo.
La maggioranza sta continuando a perseguire il progetto della strada nel Vallone di Sea, già proposta in forme simili nel 2016 e, all'epoca, fermata dalla Regione Piemonte. Non paghi, si è tornati al progetto. Il tutto in un anno, il 2024, che ha visto non uno, ma ben due fenomeni alluvionali proprio nel Vallone di Sea, il 29 giugno e il 5 settembre. Entrambi con problemi, disagi e danni, onerosi per l'amministrazione, di tipo idrogeologico. Ci sono state frane e dissesti, purtroppo di una certa entità.

Il nostro gruppo consiliare di opposizione non è mai stato d'accordo con questo progetto. Né oggi, né nelle passate consiliature. Questo non vuol dire che siamo contro progetti di strade o piste forestali o pastorali. Quando qualche anno fa un agricoltore groscavallese ha chiesto al Consiglio comunale il permesso di costruire una pista, abbiamo votato a favore con convinzione, perché abbiamo creduto nel progetto, utile in maniera fattiva allo sviluppo agrosilvopastorale.

Per il Vallone di Sea è diverso. Tutto il progetto è incoerente. E, giusto perché lo sappiate, si stanno continuando a spendere parecchie migliaia di euro del Comune per progetti, pareri, consulenze di professionisti, nonché di parcelle per spese legali difensive. Il sindaco e la giunta continuano a indugiare verso un progetto che, secondo noi, non avrà futuro.

Non entriamo nel merito, perché non è questa la sede adatta, ma a noi preme sottolineare che la Regione Piemonte, e non noi dell’opposizione, ha dato parere tecnico negativo al progetto, ma soprattutto vogliamo informarvi e commentare gli eventi occorsi nelle ultime settimane.

vallone sea

Nell'autunno scorso siamo venuti a conoscenza che un'associazione di Ciriè avrebbe inoltrato un ricorso al TAR, Tribunale Amministrativo Regionale, quello che decide sull'operato delle pubbliche amministrazioni quale è il Comune di Groscavallo. Noi abbiamo deciso di non partecipare e di non entrare in questo progetto, perché volevamo evitare che diventasse una questione di beghe politiche di paese. Non abbiamo voluto pronunciarci, né prendere pubblicamente posizione.

L'esito del ricorso al TAR non è ancora arrivato. La sentenza sarà il prossimo febbraio 2026. Nel frattempo, però, il TAR ha deciso di sospendere il progetto fino a tale data. Si tratta di una “misura cautelare” per proteggere il Vallone.Vuol dire che fino al pronunciamento non si può fare nessun lavoro in Sea.

Tuttavia, la vergogna più alta è stata raggiunta lo scorso 3 maggio, quando Legambiente ha pubblicato il suo rapporto sulle "Bandiere Nere delle Alpi", ovvero la bocciatura che viene conferita alla realtà (Comune o associazione) che presenta "segni di passatismo irremovibile, incapace di riconoscere le valenze ambientali".

Ora, qui Groscavallo è stata bocciata senza appello. Ricevere la "Bandiera Nera", unica realtà del Piemonte per il 2025, è stato per noi un fatto gravissimo. E rappresenta, senza mezze parole, il punto più basso raggiunto dall'amministrazione Giacomelli in vent'anni. Noi ci siamo vergognati profondamente.

Un riconoscimento altamente negativo per Groscavallo, quindi, che arriva proprio mentre stiamo progettando un futuro "green" con il cippato e la centralina del Municipio, così come nel progetto di entrare a far parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso, idea che la maggioranza ha tirato fuori dal cappello solo dopo le votazioni del giugno 2024, senza metterle nel programma amministrativo con cui si sono presentati a voi, agli elettori, pur lavorando da mesi al progetto.

La Bandiera Nera arriva alla vigilia della stagione estiva, quando i turisti progettano le vacanze. I villeggianti continueranno probabilmente a venire a Groscavallo, perché hanno la casa, ma cosa dire di tutti gli altri, che sono sempre di più? Non parliamo dei cosiddetti "merenderos", che non ci piace neanche definire turismo. Parliamo di coloro che scelgono Groscavallo per una vacanza breve, un weekend. E che dire delle attività ristorative, dei bar, di quelle commerciali e alimentari? Qui si parla di un danno di immagine non indifferente. Le nuove forme di turismo, soprattutto quelle legate agli stranieri, e tedeschi in particolare, sono molto condizionate da queste bocciature. Senza parlare dei clienti che vorranno acquistare i nostri formaggi, i nostri prodotti, e così via...

Il sindaco tace, non rilascia commenti pubblici. Speriamo, se non altro, che si vergogni almeno in privato, con la sua giunta e i suoi consiglieri, che continuano ad approvare e a supportare, senza obiezione alcuna.

Ecco, noi pensiamo che Groscavallo possa e debba meritare di più. Che possa, e debba, soprattutto meritare di meglio.

Un cordiale saluto.
Groscavallo, 9 maggio 2025

I consiglieri di opposizione – Gruppo Consiliare Groscavallo Cambia
Giuseppe Rapelli
Andrea Parodi
Antonella Murrocu

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori