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Notte di fulmini e grandine sul Canavese: tempesta colpisce Barbania e la cintura nord di Torino

Nubifragi e chicchi di ghiaccio fino a 2 cm di diametro tra le 00:30 e le 2:00. Al suolo, ore dopo, i boschi di Barbania ancora coperti di grandine. Nessun ferito, ma danni e paura

Notte di fulmini

Notte di fulmini e grandine sul Canavese: tempesta colpisce Barbania e la cintura nord di Torino

Una notte agitata, violenta, carica di energia atmosferica e paura. Tra le 00:30 e le 2:00 del 14 maggio 2025, un sistema temporalesco multicellulare ha attraversato il basso Canavese e la prima cintura nord di Torino, portando con sé nubifragi, grandinate e raffiche di vento intense, in un’escalation meteorologica che ha colto molti residenti nel sonno, svegliati da boati continui e dal battere insistente della pioggia e del ghiaccio contro i vetri.

Il fronte temporalesco, particolarmente attivo dal punto di vista elettrico, ha generato una sequenza ininterrotta di fulmini, che ha illuminato il cielo per oltre un’ora, dando l’impressione di una luce artificiale intermittente, quasi surreale. In diverse zone di San Maurizio, San Francesco al Campo, Leinì e Barbania, la grandine ha colpito con chicchi di ghiaccio fino a 2 centimetri di diametro, danneggiando orti, auto parcheggiate all’aperto e impianti fotovoltaici.

Ma è proprio nei boschi di Barbania che si è registrato uno degli effetti più tangibili e duraturi dell’evento: alle 11 del mattino successivo, il suolo era ancora visibilmente coperto dalla grandine, in uno scenario più tipico delle gelate invernali che di una mattina di maggio. Un indizio evidente della violenza e della quantità di ghiaccio caduta nelle ore notturne. Secondo le prime rilevazioni meteorologiche, la colonna d'aria che ha attraversato la zona aveva caratteristiche convettive ben sviluppate, in grado di sostenere chicchi di dimensioni medio-grandi e di generare cellule temporalesche in sequenza.

Non si segnalano feriti o incidenti gravi, ma la protezione civile e i tecnici dei Comuni colpiti sono al lavoro per monitorare le conseguenze su alberature, strade secondarie, canali di scolo e impianti elettrici. In alcuni tratti di viabilità collinare sono stati segnalati rami caduti e detriti sulla carreggiata. Le autorità hanno invitato la popolazione a prestare attenzione nelle prossime ore, anche per la possibile instabilità residua.

Il fenomeno, sebbene localizzato, riaccende il dibattito sulla frequenza e l’intensità crescente degli eventi estremi anche nel territorio piemontese. Non è la prima volta che il Canavese viene colpito da temporali fuori stagione o grandinate improvvise. Un trend che negli ultimi anni ha messo in difficoltà agricoltori, Comuni e cittadini, con danni crescenti e finestre temporali sempre più ristrette per la prevenzione.

Nel frattempo, Barbania si risveglia con l’erba coperta di ghiaccio, in un’immagine che racconta meglio di ogni dato la forza – e la stranezza – di una notte d’inizio maggio.

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