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Rubinetti torbidi, Smat corre ai ripari ma i cittadini non si fidano

Analisi autonome dei cittadini rilevano bario e zinco, la Regione conferma accertamenti in corso: Unia (M5S) accusa Smat di comunicazione carente e chiede il coinvolgimento urgente di Arpa e Asl

Rubinetti torbidi

Rubinetti torbidi, Smat corre ai ripari ma i cittadini non si fidano (foto di repertorio)

Rubinetti che sputano acqua torbida, a tratti maleodorante e visibilmente non potabile. È quanto segnalano da giorni decine di cittadini a Rivoli, dove la situazione è stata portata oggi in Consiglio regionale grazie a un’interrogazione urgente del consigliere Alberto Unia (M5S). In aula, l’assessore Maurizio Vignale ha confermato che sono in corso nuovi controlli per ragioni di cautela, mentre Smat, il gestore idrico, ha provato a rassicurare la popolazione elencando le misure tecniche già attivate per ridurre il fenomeno.

Secondo Smat, tutto nasce dall’arrivo, a partire dai primi mesi del 2024, dell’acqua di montagna prelevata dalla diga di Rochemolles tramite l’Acquedotto della Valle Susa. Questa nuova acqua, pur considerata sicura, presenta caratteristiche chimico-fisiche diverse rispetto a quella distribuita in passato, e tende a solubilizzare i depositi presenti nelle vecchie condotte metalliche, generando torbidità, soprattutto in tubi di piccolo diametro o in aree dove la circolazione idrica è scarsa, come accaduto durante i recenti ponti festivi.

Smat ha già avviato pulizie notturne delle condotte e sta installando decine di valvole di scarico automatico, dispositivi che dovrebbero limitare il problema. Ma l’azienda ammette che in presenza di peduncoli terminali – tratti di tubazione che servono abitazioni isolate – il rischio di torbidità aumenta, specie se le condotte private sono datate e metalliche. In questi casi, raccomanda di effettuare un flussaggio dell’acqua dopo lunghi periodi di inutilizzo.

Nonostante l’impegno dichiarato, la cittadinanza è allarmata. Alcuni residenti hanno fatto analizzare l’acqua a proprie spese, trovando valori anomali di sostanze come bario e zinco, che – denuncia Unia – non sono stati cercati nelle analisi ufficiali. “La fiducia nel servizio idrico è compromessa – dichiara il consigliere – e la Regione, come ente di governo del sistema, deve intervenire con più trasparenza e responsabilità, attivando Arpa e Asl per verifiche indipendenti. I cittadini chiedono chiarezza, non rassicurazioni vaghe”.

Intanto, Smat invita la popolazione a segnalare tempestivamente eventuali casi di torbidità al numero verde 800.060 060, promettendo un piano puntuale di installazione di sistemi di pulizia automatica. Ma la domanda resta: l’acqua che scorre oggi nelle case di Rivoli è davvero sicura? Il tempo perso tra segnalazioni, analisi private e ritardi istituzionali rischia di pesare tutto sulla salute e la fiducia dei cittadini.

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