AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
13 Maggio 2025 - 11:38
Brutte notizie per i fumatori: non potrai più farlo in questi posti. Pena? Arresto e multe salate
Accendere una sigaretta all’aperto, da oggi, non è più un gesto innocuo. Con l’entrata in vigore della nuova normativa basata sul Testo unico ambientale (d.lgs. 152/2006), gettare un mozzicone per terra non è solo un atto di inciviltà: è un reato ambientale, punibile con sanzioni fino a 26.000 euro e addirittura un anno di reclusione nei casi più gravi. È la più dura stretta mai attuata in Italia contro il fumo, e segna un punto di svolta nella lotta per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Se fino a pochi anni fa il divieto di fumo riguardava solo spazi chiusi come bar, uffici, scuole e ospedali, ora le restrizioni si estendono anche agli spazi aperti, soprattutto in prossimità di aree naturali protette, boschi, parchi pubblici, aree urbane ad alta densità e zone a rischio incendi. Gettare una cicca per terra, un gesto automatico per milioni di italiani, viene oggi equiparato all’abbandono di rifiuti speciali nocivi, con tutte le implicazioni penali del caso.
Fumare all'aperto è un reato
Questa linea dura arriva in un contesto dove il fumo continua a rappresentare una delle principali cause di morte evitabile. Tumori al polmone, alla vescica, problemi cardiovascolari, danni cronici al sistema respiratorio: i numeri parlano chiaro, ma le abitudini faticano a cambiare. Le campagne informative, le immagini shock sui pacchetti, l’aumento progressivo del prezzo delle sigarette: tutto questo non è bastato a far calare drasticamente il numero dei fumatori. Ora il legislatore alza l’asticella, puntando sul timore delle sanzioni penali e pecuniarie.
Le nuove norme puntano anche a rivalutare il concetto di decoro urbano e tutela ecologica. Ogni anno in Italia vengono gettati a terra circa 14 miliardi di mozziconi, che impiegano fino a 12 anni a degradarsi e che rilasciano sostanze tossiche in acqua e suolo. Il danno ambientale è enorme, soprattutto nei pressi di mare, fiumi e aree verdi. Per questo, chi verrà sorpreso a gettare una cicca nei luoghi vietati potrà essere denunciato penalmente, oltre che multato.
L’efficacia di queste misure dipenderà molto anche dalla capacità dei Comuni e delle forze dell’ordine di farle rispettare. Servirà una maggiore sensibilizzazione, ma anche controlli più capillari e campagne di educazione civica. Resta però un dato: fumare è sempre meno sostenibile, economicamente, socialmente e ora anche legalmente.
Siamo forse davanti all’inizio di una nuova era “smoke-free”? L’obiettivo è ambizioso: non solo punire, ma spingere a riflettere. Su cosa significa fumare in una società che vuole tutelare chi non fuma, su cosa costa davvero una sigaretta. Non solo in euro. Ma in salute, ambiente, rispetto.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.